di Enrico Tiberio Romano
Si è spento all’età di novantotto anni l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il primo ad essere eletto per un secondo mandato ed il primo ad aver fatto parte del Partito Comunista. Ripercorri la vita di un uomo che ha dedicato gran parte del suo tempo alla politica.
La vita di Giorgio Napolitano e gli ultimi anni
Giorgio Napolitano, nato a Napoli nel 1925 è stata una figura politica di primissimo piano sin dal suo ingresso in Parlamento, giovanissimo nel 1953. A partire dai tempi del liceo, l’ex Presidente ha frequentato ambienti culturalmente stimolanti e si è avvicinato a gruppi comunisti partenopei. Nel corso della sua lunghissima carriera ha ricoperto l’incarico di Deputato, Europarlamentare, Ministro, Presidente della Camera e della Repubblica prima di diventare Senatore a vita al termine del suo mandato nel 2015.
Molti dei suoi detrattori tra avversari politici e stampa hanno sottolineato diverse controversie nella sua gestione, soprattutto durante il suo secondo mandato da PdR. Giorgio Napolitano infatti è stato più volte accusato di avere un atteggiamento troppo accondiscendente nei confronti di Silvio Berlusconi, nei periodi in cui quest’ultimo ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio. Napolitano firmò alcune delle leggi approvate dal Parlamento su proposta del governo, giudicate in maniera molto critica da una parte dell’opposizione. Un episodio che diede luogo a lunghe critiche fu inoltre quello del conflitto d’attribuzione sollevato dallo stesso Napolitano contro la Procura di Palermo. Ciò gli valse il nomignolo di “Re Giorgio”, con il quale Napolitano fu poi spesso chiamato dalla stampa anche negli anni successivi.
Giorgio Napolitano però è stato soprattutto un grande uomo delle istituzioni, figura centrale della vita politica del Paese, che spesso anche lontano dai riflettori vedeva in lui un esempio. Tra i grandi meriti di Napolitano infatti vi è sicuramente quello di essere sopravvissuto agli anni ’90 con integrità politica e di immagine e di essere stata una personalità servita da “ponte” nel passaggio da prima a seconda Repubblica, le cui idee, gli scritti ed il servizio istituzionale sono stati decisivi nel condurre la sinistra italiana verso posizioni di riformismo, convinto europeismo ed inequivoca collocazione internazionale.
In questi giorni tutte le figure di spicco della vita pubblica del Paese vorranno ricordare la vita dell’ex Presidente. Probabilmente anche se al momento non sono note ulteriori informazioni, si procederà con i funerali di Stato e con il lutto nazionale.
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