di Piergiuseppe Pinto
La storia più incredibile del weekend arriva da Porto-Arouca, match della Liga portoghese. Una sfida con un finale che definire folle è persino riduttivo. Ma andiamo con ordine.
Porto-Arouca: finale incredibile tra Var al telefono e gol al 119′
Al Dragao, Porto-Arouca è finita 1-1. Un risultato che, normalmente, di certo non suggerirebbe una partita pazza. Eppure, nel match è successo di tutto. Si parte con qualcosa di già più normale: un gol annullato a Taremi, obiettivo fino a pochi giorni fa del Milan, per fuorigioco. All’83’, però, segna l’Arouca con Cristo (sì, avete letto bene) Gonzalez, illudendo gli ospiti.
Da qui, parte il finimondo. Taremi cade due volte in area e in entrambi i casi viene dato il calcio di rigore. Nella prima circostanza, però, il Var toglie la massima punizione. E, ancora fin qui, tutto normale. L’incredibile accade proprio all’on-field review: il monitor non funziona, così la “review”, rigorosamente tra virgolette, avviene al telefono. Dopo un lungo consultarsi, l’arbitro toglie il rigore.
Finita qui? Ma neanche per sbaglio. Il maxi recupero di 17 minuti diventa di 22 e, nel mezzo, assegnano un altro rigore, ancora per fallo su Taremi. Stavolta, tutto confermato, ma Galeno sbaglia il calcio di rigore e si resta 0-1. Ma, no, non è ancora tempo di triplice fischio: al 109′, vale a dire al diciannovesimo minuto di recupero, Evanilson pareggia. Nel frattempo, i dirigenti del Porto hanno addirittura chiesto la ripetizione della partita. Un finale, insomma, tra i più incredibili della recente storia del calcio.
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