di Cristian Castellini
La storia dell’evoluzione umana è nota ai più per la serie di specie documentate che si sono susseguite fino a arrivare all’Homo sapiens. La realtà però è molto più sfaccettata. Il processo che ha portato alla nascita della nostra specie ha visto anche la formazione di “rami morti” dell’evoluzione, come quello degli uomini di Neanderthal. Il quadro che si scopre anno dopo anno è sempre più complesso, e grazie alla ricerca è maturata un’importante scoperta ricavata da resti trovati in Cina…
HLD 6: la specie ominide di Hualongdong, in Cina
Nel 2019 sono stati scoperti i resti di un ominide precedentemente sconosciuto. Il luogo di ritrovamento di HLD 6 si trova nella provincia cinese dell’Hubei. In particolare a circa 140km a sud est rispetto alla ben più conosciuta Wuhan. Le ricerche sull’esemplare sono state effettuate dalla Xi’an Jiaotong University, dall’Università di York e dal CENIEH spagnolo, in collaborazione con l’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino. Il risultato è stato pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Journal of Human Evolution.
Quel che resta del corpo di HLD 6 è una mandibola quasi intatta, che combacia con un cranio parzialmente integro, entrambi datati a circa 300mila anni fa. La particolarità di questo teschio, probabilmente appartenuto a un adolescente morto precocemente, è che presenta molte similitudini morfologiche con quello dell’Homo sapiens. Ciononostante l’assenza di un mento al di sotto della mandibola, oltre ad altre piccole difformità, lo rendono una via di mezzo fra il nostro teschio e quello dell’Uomo di Denisova, ceppo ominide che si separò dai Neanderthal circa 400mila anni fa e rilevato nella zona dei monti Altaj, fra Mongolia, Russia, Cina e Kazakistan.
L’Homo sapiens si insediò nell’area cinese circa 120mila anni fa, per cui questo teschio è difficilmente immaginabile come quello di un “pioniere” della nostra specie nella zona. Si tratta quindi di un esemplare mai rilevato di Homo. Quest’ultimo va separato dai ceppi di Neanderthal e Denisova, oltre che da quello Sapiens. Un nuovo tassello nel sempre più complesso mosaico di informazioni che restituiscono il quadro dell’evoluzione umana.
Conclusioni
La strada della conoscenza procede lentamente per cercare di colmare i tantissimi vuoti ancora inesplorati. Questa scoperta può essere la prima di tante, che faranno luce su tutti i processi che hanno portato alla nascita della nostra specie. Cina, Regno Unito e Spagna, oltre a fornire un dettaglio importante sulla storia del processo evolutivo umano grazie al loro lavoro, hanno anche dimostrato come un’umanità cooperante sia più proficua per tutti.
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