di Riccardo Cavalli
Il 23 agosto farà il suo debutto nelle sale italiane “Oppenheimer“, dramma storico firmato Christopher Nolan con protagonista Cillian Murphy. I primi pareri oltreoceano parlano già di “capolavoro”, definendolo il miglior film di Nolan dai tempi di “Memento“, “The Prestige” e “Il cavaliere oscuro“. Se così fosse, il cineasta britannico darebbe una svolta alla sua già fortunata carriera, abbandonando lo status di regista eccessivamente criptico e cervellotico, e affermandosi come uno dei più importanti autori contemporanei. In attesa dell’uscita di “Oppenheimer“, noi di NCS vi proponiamo un piccolo quiz sulla sua carriera.
Una carriera costellata di successi
L’esordio di Christopher Nolan risale al lontano 1998, anno in cui viene presentato “Following“, un noir in bianco e nero incentrato sull’enigmatica figura di un aspirante scrittore. Nonostante il budget limitato (si parla di circa 6.000 dollari), la pellicola ottiene numerosi riconoscimenti, e attira l’attenzione della critica per la struttura non lineare della trama. Dopo la candidatura all’Oscar nel 2002 per la sceneggiatura di “Memento“, il regista britannico conclude la sua parentesi indipendente con “Insomnia“, remake dell’omonimo film norvegese.
Nolan collabora poi con David S. Goyer allo sviluppo di “Batman Begins“, a cui segue “The Prestige“, il film che ancora oggi rappresenta al meglio la sua poetica, sospesa tra scienza e magia, realtà e illusione. Forte del riscontro ottenuto con “Batman Begins“, nel 2008 il cineasta porta sul grande schermo “Il cavaliere oscuro“, inaugurando l’epoca dei kolossal “nolaniani”.
La pellicola con protagonista Christian Bale ha incassato un miliardo di dollari (Box Office Mojo), ed è valsa l’Oscar postumo a Heath Ledger per l’interpretazione di Joker. Definito da molti come “il film di supereroi più influente di tutti i tempi”, “Il cavaliere oscuro” ha segnato profondamente la carriera di Nolan. Ad eccezione del terzo capitolo della trilogia, infatti, i progetti successivi seguono lo stesso filo conduttore: la ricerca ossessiva dello spettacolo. Il trio “Inception“, “Interstellar” e “Dunkirk” ha confermato Nolan come un regista intellettuale ma al tempo stesso mainstream, capace di guadagnare oltre 5 miliardi di dollari. Attualmente, il film con il maggior incasso della sua carriera è “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” (1,081 miliardi).
Christopher Nolan e l’amore per il cinema
Nonostante i suoi primi lungometraggi fossero prevalentemente teorici, Christopher Nolan non ha mai nascosto il suo amore per il cinema action. Uno dei suoi film preferiti, infatti, è “Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà“, pellicola del 1969 che vede George Lazenby nei panni di James Bond. Le influenze del franchise di spionaggio per eccellenza si possono ritrovare in tutta la sua filmografia, anche nel più recente “Tenet“.
Essendo un amante degli effetti pratici, per la realizzazione di “Batman Begins” Nolan si è dichiaratamente ispirato al modello “Blade Runner“. Il capolavoro di Ridley Scott e “Batman Begins“, infatti, sono accomunati da un uso pressoché nullo di computer grafica. Inoltre, l’influenza di “Blade Runner” si nota tanto nella consistenza dei set, quanto nel design e nell’atmosfera evocativa di Gotham City.
Oltre a Ridley Scott e Stanley Kubrick, la formazione cinefila di Nolan deve tantissimo a Michael Mann, maestro indiscusso del cinema action. Parlando de “Il cavaliere oscuro“, Nolan ha confermato di essersi ispirato a numerose pellicole del cineasta americano, tra cui il crime thriller del 1995 “Heat – La sfida“. Fin dalla prima scena, che segue Joker nel tentativo di rapinare una banca, l’omaggio al film di Mann è evidente (torna addirittura William Fichtner, già presente in “Heat“, qui nel ruolo del direttore della banca).
Il sodalizio con Michael Caine
Il sodalizio artistico tra Christopher Nolan e Michael Caine ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, al pari di quello tra Martin Scorsese e Robert De Niro, o di quello tra Quentin Tarantino e Samuel L. Jackson. Le loro strade si incrociano per la prima volta nel 2005, quando Michael Caine viene scritturato per il ruolo di Alfred in “Batman Begins“. Da lì in poi i due continueranno a lavorare insieme, arrivando ad un totale di 8 collaborazioni consecutive (se consideriamo anche il cameo non accreditato in “Dunkirk“).
Grazie all’incontro con il cineasta britannico, Michael Caine, che nella sua immensa carriera ha più volte recitato nei panni del protagonista, si è riscoperto come un formidabile caratterista, un attore camaleontico in grado di donare fascino e spessore ad ogni suo personaggio. L’unico interprete con cui Nolan ha stretto un sodalizio così longevo è Cillian Murphy, apparso in ben 6 film del regista. Se da un lato, però, Michael Caine era la guida, il mentore, il “padre” dei protagonisti, dall’altro Cillian Murphy ha sempre interpretato comprimari misteriosi ed enigmatici. Dopo anni di attesa, in “Oppenheimer” lo vedremo finalmente al centro di una pellicola diretta da Christopher Nolan!
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