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Fabinho: trasferimento in Arabia a rischio per via… dei suoi cani!

di Cristian Castellini

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L’Arabia sta accogliendo nuovi grandi giocatori per far decollare il suo campionato di calcio. Tra questi anche il 29enne del Liverpool Fábio Henrique Tavares, conosciuto come Fabinho, è stato messo nel mirino dall’Al-Ittihad. Il trasferimento era quasi ufficiale, ma è stato bloccato da un particolare a dir poco bizzarro…

Fabinho, i cani e l’Arabia

 

Arabia Saudita (@Shutterstock)

 

Fabinho infatti possiede due bulldog francesi. Non una razza di grosse dimensioni, che però in Arabia Saudita è bandita. Tutti i cani potenzialmente aggressivi infatti non sono ammessi nel regno medio orientale, e quasi tutte le razze vietate appartengono ai molossoidi, e quindi corsi, alani, mastini, rottweiler ma anche quelli meno imponenti, proprio come i bulldog.

Il centrocampista del Liverpool aveva trattato (quasi) ogni dettaglio con l’Al-Ittihad. Il suo club di partenza si aspettava di incassare i 45 milioni di euro necessari per proseguire il mercato faraonico utile a scongiurare la fine del ciclo di Klopp. Ma Fabinho ha bloccato l’operazione, una volta venuto a sapere che avrebbe dovuto rinunciare alla compagnia dei suoi due bulldog francesi (fonte: La Gazzetta dello sport). Un gesto lodevole, che dimostra grande amore verso i suoi amici più fedeli.

Possibili scenari

L’Al-Ittihad, di proprietà del fondo PIF e quindi dello Stato arabo, pare stia facendo richiesta al governo saudita per ricevere una deroga apposita per ammettere i due bulldog di Fabinho. Considerato l’impatto che avrebbe l’operazione nella riuscita dei piani di crescita calcistica, quindi economica, dell’Arabia Saudita, è probabile che i due piccoli verranno ammessi. Questo fatto potrebbe creare un precedente in grado di portare alla tolleranza verso tutte le razze di cani nel Paese. Insomma, il calcio può essere un mezzo utile per spianare la strada all’innesto di svariate “novità” occidentali nella cultura saudita, sinora particolarmente legata alle tradizioni.

La crescita del movimento calcistico arabo porterà a molti stravolgimenti. Soprattutto in campo, ma non solo.

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