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A Small Light: la recensione del terzo e quarto episodio episodio

di Lorenzo Procopio

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Prosegue con il suo terzo e quarto episodio “A Small Light“, prodotta da National Geographic e disponibile su Disney+. La serie narra le vicende di Miep Gies, la coraggiosa giovane donna che aiutò la famiglia Frank a nascondersi durante la Seconda guerra mondiale. Nel cast Bel Powley, Joe Cole, Liev Schreiber, Amira Caesar e l’esordiente Billie Boullet nei panni di Anna Frank.

“A Small Light”: Miep Gies e la famiglia Frank

I primi due episodi avevano introdotto nel migliore dei modi la storia di Miep Gies (Bel Powley), il cui destino nei lontani anni ’30 si intrecciò indissolubilmente con quello della famiglia Frank. Ragazza dotata diforte temperamento, con alle spalle un passato familiare doloroso, assomiglia in modo curioso ad un personaggio moderno, con gli stessi dubbi e desideri di una giovane di oggi. Ed è proprio l’incontro con Otto Frank (Liev Schreiber), suo datore di lavoro, ad innescare in lei una maturazione e offrirle per la prima volta una figura paterna.

Un rapporto tanto ostinato, il loro, da non piegarsi nemmeno alle soglie del 1942, quando l’invasione nazista dell’Olanda proietta ombre oscure sul futuro della nazione e dell’Europa intera. Inizia così la missione più importante e pericolosa della vita di Miep: tenere al sicuro la famiglia Frank, nascosta in un appartamento segreto in un sottotetto. Insieme a lei il marito Jan (Joe Cole), che ne condivide la tenacia e l’impegno di fronte alle mostruosità della guerra.

 

We can’t save everyone

Con queste parole, pronunciate a turno da Miep e Jan, si apre il terzo episodio di “A Small Light“. Se i primi due avevano regolato la posta in gioco e il “terreno” su cui muoversi, l’evolversi della situazione offre nuovi pericoli ma anche nuovi dubbi e occasioni. Spronato dall’altruismo della moglie, Jan ha deciso di collaborare con un gruppo della resistenza così da salvare altre vite dai rastrellamenti.

È chiaro come egli non voglia essere da meno di Miep, così come è altrettanto chiaro che ben presto si presenterà un limite di fronte a loro. Quanto è lecito esporsi per cercare di salvare delle vite? Quanto avanti potranno spingersi i due senza mettere a rischio le persone che già dipendono da loro? Oltre alla famiglia Frank, nell’appartamento segreto vivono ora la famiglia van Pels e Fritz Pfeffer, il dentista di Miep. Un totale di otto persone. Ma è realmente abbastanza?

 

Il confine tra altruismo e pericolo

Evidentemente non lo è né per Jan né per Miep, incapaci di voltare lo sguardo davanti alle ingiustizie subite da così tante persone. Da da una parte i due si mettono in pericolo per salvare due bambini; dall’altra una nuova minaccia si profila all’orizzonte, dal momento che il fratello di Miep le rivela di essere un “deviante”, così erano classificati gli omosessuali dai nazisti, anch’essi deportati nei campi di concentramento.

Che ne è in tutto questo di Anna (Billie Boullet), il personaggio che più di ogni altro dovremmo conoscere? In questi primi episodi la sua appare come una presenza secondaria, di certo in ombra nelle dinamiche familiari rispetto alla forza del padre. La ragazza è il personaggio più giovane della serie, caratterizzato dalla tenerezza, dal carattere e persino dai vezzi e i contrasti tipici di quell’età a metà tra l’infanzia e l’adolescenza.

 

Bel Powley la luce di “A Small Light”

Con il proseguire degli episodi si comprende sempre più come la luce di “A Small Light” sprigioni dalla sua protagonista. Bel Powley offre ancora una prova incredibilmente profonda, energica e misurata, sempre genuinamente credibile e dotata di un’espressività travolgente. La chimica tra lei e Joe Cole (già incontrato in “Peaky Blinders“) è inoltre innegabilmente funzionante. L’affiatamento tra i loro personaggi addolcisce il tempo atroce da loro vissuto, le scelte tremende che si profilano all’orizzonte.

Un plauso poi alla colonna sonora, che risulta calibrata in ogni momento, incorniciando nel modo più giusto lo spettro dei sentimenti in gioco. I nuovi episodi procedono forse in modo più lento dei primi due, ma anche più intenso, lasciando che il più delle volte la tensione lasci spazio alla riflessione.

 

A small light

Conclusioni

I nuovi due episodi di “A Small Light” proseguono la corsa di Miep Gies e della famiglia Frank verso il loro triste destino. Lo spessore dei personaggi e le scelte attoriali azzeccate rendono però le loro vicende estremamente avvincenti, sentite e partecipate. Se i primi episodi avevano puntato in modo deciso sulla costruzione della tensione, stavolta la serie sembra più interessata a fornire momenti di pausa, in modo da stimolare la riflessione e lo sguardo critico dello spettatore. La partecipazione emotiva è garantita.

Pro

  • Bel Powley continua ad offrire una prova fenomenale, confermandosi il faro della serie;
  • La chimica tra i personaggi di Miep e Jan funziona alla perfezione, la loro complicità li rende una squadra per cui tifare.

Contro

  • Leggero calo di tensione rispetto ai primi episodi, dovuto ad uno sguardo più riflessivo.

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