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75 anni dall’incidente di Roswell: gli alieni si schiantarono davvero sulla Terra?

di Antonio Stiuso

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L’8 luglio del 1947 si parlò concretamente per la prima volta di incontri ravvicinati del terzo tipo. Il misterioso schianto di un oggetto volante non identificato nei pressi di Roswell fa discutere tutt’oggi e intriga gli esperti di ufologia. Cosa successe davvero? Il governo degli Stati Uniti tiene ancora occultato quanto successe davvero quel giorno?

La nascita del caso

La storia ebbe inizio nella notte del 3 luglio del 1947, quando un oggetto volante non identificato si schiantò nella contea di Chaves, vicino la cittadina di Roswell, in New Messico. La mattina successiva l’allevatore William Brazel trovò alcuni rottami simili a fogli di alluminio nel suo ranch e pochi giorni dopo decise di recarsi dallo sceriffo per informarlo della situazione. Il signor William, quindi, condusse lo sceriffo sul luogo del ritrovamento e, accompagnato da un militare, raccolse del materiale da analizzare.

In quegli stessi giorni circolavano già molte voci riguardanti l’avvistamento di strani oggetti volanti non identificati nella sera del 2 luglio; voci che probabilmente alimentarono l’isteria della popolazione dell’epoca e contribuirono alla diffusione di voci riguardanti gli alieni. Quanto l’8 luglio, la Roswell Army Air Field emise un comunicato stampa in cui si parlava del recupero di un oggetto volante non identificato, pubblicato sul Roswell Daily Record, si scatenò un acceso interesse dei media dando inizio ad un vero e proprio fenomeno mediatico al quale, il giorno dopo, seguì immediatamente la prima smentita. I rottami, secondo l’aeronautica, appartenevano ad un pallone sonda utilizzato per le previsioni meteorologiche e non ad un UFO.

 

Ricostruzione dell’autopsia all’UFO Museum and Research Center in New Mexico (@Shutterstock)

La ribalta del Roswell incident

Il caso, dopo la smentita da parte dell’aeronautica, venne subito archiviato e i resti del veicolo portati a Dallas. Qui gli esperti identificarono l’oggetto come un pallone sonda, utilizzato dalle stazioni meteorologiche per rilevare velocità e direzioni dei venti ad alta quota; ma la versione ufficiale non ha mai davvero convinto del tutto. I giornali però, nei giorni successivi, pubblicarono le foto dei rottami a dimostrazione della tesi dei militati facendo perdere completamente interesse per l’incidente di Roswell… fino agli anni ’80.

Qui, infatti, il caso tornò alla ribalta quando l’ufologo Stanton Friedman intervistò alcuni testimoni che negarono la versione ufficiale, considerata un falso per insabbiare la verità sull’accaduto. Negli anni successivi diverse furono le interviste e i libri sul Roswell incident, fino alla pubblicazione di un filmato che mostrava la presunta autopsia di un cadavere extraterrestre rinvenuto nell’astronave. Video che poi si rivelò essere un falso diffuso dal produttore inglese Ray Santilli, che smentì la sua veridicità in prima persona.

La leggenda degli alieni di Roswell è stata alimentata sempre più con il passare degli anni, fino ad includere, grazie al falso filmato dell’autopsia dell’alieno, anche la misteriosa Area 51, originando film, serie tv, videogiochi e, soprattutto, cospiratori e complottisti. Così a Roswell, dopo 74 anni, il mito degli alieni sopravvive ancora facendo diventare la cittadina un’affermata attrazione per gli amanti degli UFO. Il turismo è incentrato tutto intorno a questo tema e perfino bar e ristoranti sono incentrati sugli alieni. Dulcis in fundo, c’è anche un McDonald’s a forma di disco volante.

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