Compie oggi 64 anni, un evento tragico, che avrebbe potuto cancellare dalla storia del calcio una grande icona come Bobby Charlton: lo schianto aereo del 6 febbraio a Monaco che, nel 1958, costò la vita di 23 passeggeri su 44.
È una squadra molto giovane quella sull’aereo, che prende il nome di “Basby’s babies” ovvero i “ragazzi di Babsy” allenatore che li segue come un padre, facendoli diventare dei prodigi. Tanti di quei talenti, troppi, perirono in quel fatale incidente, causato dal ghiaccio accumulatosi sulla pista e non sciolto a dovere.
Il Manchester United non è la prima squadra né tantomeno l’ultima a vivere una tragedia del genere. Prima dei Red Devils infatti, era toccato al Grande Torino di Mazzola, con la squadra che scomparve interamente nell’incidente di Superga, luogo divenuto in seguito di pellegrinaggio dei tifosi granata.
Nel 2016, invece, a Medellin la Chapecoense perse il 99% della rosa (sopravvissuti solo in tre: Alan Ruschel, Jakson Follman e Hélio Hermito Zampier Neto), in seguito all’incidente aereo durante il volo del ritorno in Brasile.
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Di Alessio Caruso
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