Con il numero di giornate di campionato già giocate che aumenta inesorabilmente, la Serie A 22/23 si avvia pian piano verso la sua conclusione. Molti dei risultati che si riscontreranno quest’anno dipenderanno anche e soprattutto da come andrà una giornata: la prossima. Infatti, durante i matchdays della 34° giornata, si disputeranno ben 6 sfide di importanza capitale. Sia la corsa Champions che quella per la salvezza si infiammeranno ancora di più, regalandoci 4 ultime pazze giornate di campionato.
4 volte contro in 1 settimana: in questa 34° giornata si rinnova l’eterno conflitto tra le due città di Milano e Roma, affrontatesi anche nella 32° giornata. 7 giorni di fuoco per l’asse Lombardia-Lazio: questa volta ad affrontarsi saranno Milan-Lazio e Roma-Inter (rispettivamente alle 15:00 e alle 18:00 di Sabato 6 Maggio). Cosa ci possono consegnare queste due sfide?
Hanno entrambe pressoché un valore analogo: sono ambedue a dir poco importanti. Con l’Atalanta rientrata ufficialmente nella corsa per la qualificazione alla Coppa dalle Grandi Orecchie dopo il 3-2 allo Spezia, gli scenari da qui a fine campionato posso essere veramente vari. Tanto dipenderà, come già detto, da questi 2 match tra romane e milanesi. Attualmente la classifica recita questo: Lazio 64, Inter 60 e Milan/Roma a 58.
Quella che più di tutte appare più sicura di un posto nell’Europa che conta della prossima stagione è la Lazio, leggermente in avanti rispetto alle inseguitrici lombarde e all’altra squadra della capitale. In caso di vittoria a San Siro contro un Milan apparso leggermente in difficoltà nelle ultime uscite di A (4 pareggi nelle ultime 5), i biancocelesti si assicurerebbero di fatto la qualificazione alla prossima Champions League. Se invece a vincere dovesse essere il Milan la situazione cambierebbe, e anche parecchio. I rossoneri balzerebbero a -3 dalla Lazio stessa, rimescolando le carte in tavola per queste ultime 4 giornate. Gli uomini di Sarri rimarrebbero comunque tra i favoriti per una qualificazione, ma con una nuova sconfitta in quel di San Siro la posizione dei biancocelesti si complicherebbe notevolmente.
Se Milan-Lazio può essere considerata una sfida delicata, lo è ancor di più Roma-Inter. I nerazzurri di Milano sono attualmente davanti alla compagine di Mourinho, ma tutto potrebbe cambiare con la sfida di sabato. Alla Roma basterebbe infatti una vittoria in questa sfida per scavalcare anche la stessa Inter in classifica: facile a dirsi, un po’ meno a farsi. I giallorossi sono attualmente 7° in classifica e non vincono in campionato da 4 giornate (3-0 contro l’Udinese). Come se non bastasse, affronteranno la squadra di Inzaghi in uno dei suoi migliori momenti di forma della stagione: solo in altre 2 occasioni l’Inter di quest’anno era riuscita a mettere in fila 3 vittorie di fila come ha fatto nell’ultima triade di uscite. Pellegrini e compagni avranno una reazione d’orgoglio o il <biscione continuerà la sua marcia verso la prossima qualificazione Champions? Le risposte a questa domanda sono rimandate al tardo pomeriggio del prossimo Sabato.
Sempre Sabato 6 maggio, stavolta alle 20:45, ci sarà un’ulteriore sfida fondamentale, stavolta per la parte bassa della classifica. Cremonese-Spezia appare come una partita da dentro-fuori per entrambe le squadre ma in particolare per i grigiorossi. A oramai 6 punti dalla 17° posizione, occupata dallo stesso Spezia, la sfida dello Zini di sabato appare veramente come un’ultima spiaggia per gli uomini di Ballardini. Il naufragio si potrebbe evitare solamente con una vittoria contro i liguri, che, tra l’altro, non vincono oramai da quasi 2 mesi. Qualsiasi altro risultato non sarebbe sufficiente alla Cremonese per sperare in una salvezza, proprio perché la quota per la permanenza in Serie A si allontanerebbe ulteriormente. Anche la situazione dello Spezia non è rosa e fiori: una vittoria sarebbe ossigeno puro per i bianconeri, che potrebbero allontanare lo spettro Serie B, condannando in maniera quasi definitiva la Cremonese ad un ritorno nella seconda serie. Se ciò non dovesse accadere, suonerebbero ulteriori campanelli d’allarme per gli Aquilotti e, stavolta, sarebbero indici di una situazione difficilmente recuperabile.
Un mese fa sembrava praticamente illogico parlare di un’Atalanta qualificata alla prossima Champions. Le 4 vittorie nelle ultime 6 hanno però ribaltato la questione, risollevando i nerazzurri da un periodo molto duro (4 sconfitte/6 partite). Gli uomini di Gasperini sono ora a pari punti con compagini come Milan e Roma, da inizio campionato in lizza per uno dei 4 posti tanto ambiti. Veramente tanto passa dalla sfida delle 12:30 di domenica con la Juventus, che potrà rappresentare sia il prosieguo di una favola troppo bella per finire ma anche uno stop da cui difficilmente ci si potrà riprendere, a sole 4 giornate dalla fine della Serie A. Il ritorno nella massima competizione europea sarebbe davvero importante per l’Atalanta dopo l’8° posto dello scorso anno, che li aveva condannati ad una stagione senza coppe continentali.
Fondamentale questa sfida tanto per l’Atalanta quando per la Juve. La compagine di Allegri ha ritrovato la vittoria nella scorsa giornata dopo 3 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime 5. Quella contro il Lecce potrebbe sì rappresentare l’inizio della ripresa, ma bisogna essere cauti con le conclusioni. In ruolo importante lo gioca la sfida del Gewiss Stadium di domenica, un vero e proprio snodo cruciale per la stagione bianconera. In caso di vittoria, la squadra di Torino metterebbe una firma a matita sulla qualificazione alla prossima Champions (salvo eventuali interventi della giustizia sportiva), mentre l’Atalanta crollerebbe a picco nelle quotazioni. Se invece la posta in palio dovesse andare ai bergamaschi, questi ultimi si candiderebbero in maniera molto forte a rappresentare una delle 4 squadre di Serie A nella prossima Champions, e metterebbero in seria difficoltà i bianconeri, a cui risulterebbe eventualmente difficile mantenere il ritmo delle altre pretendenti.
Tanto di ciò che verrà fuori dalla sfida di domenica dipenderà ovviamente dalla condizione fisica e mentale delle due squadre. Sotto questo punto di vista, per entrambe si profila una situazione piuttosto grave.
Nell’Atalanta assenti certi sono Palomino e Hateboer, pilastri della difesa di Gasperini. La situazione davvero critica per l’Atalanta riguarda però la zona offensiva del campo, dove per i bergamaschi le assenze si fanno davvero pesanti. Quasi certe quelle di Lookman, capocannoniere della squadra con 12 gol, e di Hojlund, gioiello danese esploso sia con l’Atalanta che con la Nazionale danese. Il primo per un problema al bicipite femorale, il secondo per un guaio muscolare rimediato nel riscaldamento dell’ultima contro lo Spezia: entrambi con grande probabilità Domenica non ci saranno.
Lato Juventus la situazione infortuni non è poi del tutto tragica: alla Continassa si sono vissuti giorni ben più grigi e cupi. Kean è stato quasi completamente recuperato per questo finale di stagione, ma Allegri ha perso De Sciglio per una lesione al crociato proprio nell’ultima di campionato contro il Lecce. Oltre all’assenza di Paredes per squalifica non ci sono ulteriori situazioni da segnalare.
Ciò che realmente preoccupa per i bianconeri è la tenuta mentale: la sfida del Gewiss sarà infatti fondamentale anche per i prossimi impegni di EL della Juventus contro il Siviglia. Se dovesse arrivare l’ennesima sconfitta, si temono ripercussioni sulla sfida di Giovedì prossimo all’Allianz. La speranza dei tifosi juventini è di aver ritrovato Vlahovic dopo l’ultimo gol contro il Lecce: il serbo era parso spesso nervoso e frustrato, tanto da cancellare anche il suo profilo Instagram dopo la sconfitta contro la Lazio. Con una serenità mentale ritrovata, la speranza di DV9 è quella di poter aiutare al massimo delle sue capacità la Juve nel raggiungimento dei suoi obiettivi in questo finale di stagione. Pogba è apparso più lucido nell’ultima di A rispetto al solito. Chiesa si spende sempre di più per la squadra, Di Maria illumina (o meglio, lampeggia) da inizio Serie A. I bianconeri sembrano essere preparati al meglio ad affrontare i prossimi impegni, italiani e non.
Tornando alla parte destra della classifica, domenica sera il programma propone un ulteriore scontro diretto. Con la Sampdoria con un piede e mezzo in Serie B e la Cremonese obbligata a fare risultato con lo Spezia per rilanciarsi, tutti gli occhi sono sulla sfida tra Lecce e Verona. I salentini hanno collezionato appena 4 punti nelle ultime 10 giornate e hanno visto ridursi settimana dopo settimana il proprio vantaggio sulla “zona rossa”.
Il Verona, infatti, è a sole 4 lunghezze dai giallorossi, e nello scontro diretto di domenica punteranno ad avvicinare la permanenza in Serie A. Zaffaroni dovrebbe rilanciare Djuric dal primo minuto, relegando Gaich in panchina dopo la difficile serata di mercoledì contro l’Inter. In difesa dovrebbe toccare a Dawidowicz, al posto dell’acciaccato Ceccherini. Dall’altra parte Baroni ritrova Strefezza, assente nel turno infrasettimanale contro la Juventus. Conferma per Ceesay al centro dell’attacco, mentre il tridente dovrebbe essere completato da Di Francesco.
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