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Xbox sequestrate dal prete e finestre distrutte: ecco cosa è successo in un oratorio

di Federico De Milano

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Per tutti noi videogiocatori è impensabile che qualcuno tocchi la nostra console (Xbox, PlayStation o Nintendo che sia) oppure il PC. Se si tratta però di dispositivi usati in comune da un folto gruppo di giovani che si trovano in oratorio per crescere e imparare l’educazione, il sequestro diventa una possibile punizione in caso di comportamenti scorretti. È quello che ha fatto don Andrea Spreafico, un prete dell’oratorio presso la Parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio a Cremona.

Come si legge sul Corriere della Sera, questa sua scelta è stata presa per punire i giovani che frequentano l’oratorio a causa di atti di bullismo, parolacce e anche linguaggio blasfemo nel corso delle partite con la console Microsoft.

Una statua della Madonna è stata usata per rompere un vetro in oratorio: c’entra il ritiro delle Xbox?

In questi giorni don Andrea è in viaggio negli Stati Uniti, luogo dal quale è venuto a sapere di un atto di vandalismo che è avvenuto nel suo oratorio. Ignoti, nei giorni scorsi, hanno rotto il vetro di una finestra presente in parrocchia utilizzando una statua della Madonna trovata nelle vicinanze. Si sono poi anche intrufolati in questa stanza chiusa. Non si è trattato di un furto perché l’ecclesiastico ha fatto sapere che all’interno di questa camera c’erano €20 in contanti che però sono rimasti al loro posto.

A rendere nota questa bravata è stata pure la pagina Facebook della parrocchia che ha pubblicato un post per testimoniare l’accaduto. Don Andrea ha condiviso queste immagini per cercare anche di sensibilizzare le persone che frequentano questo luogo sacro. Con questo link si può vedere il post in questione tramite il quale si possono vedere le immagini della finestra violata con i cocci di vetro a terra.

Alcune ipotesi per trovare un movente portano all’idea che si sia trattata di una sorta di vendetta per il sequestro delle Xbox dell’oratorio avvenuto qualche giorno prima. Se così dovesse davvero essere, don Andrea avrà parecchio lavoro da fare una volta che sarà tornato dagli USA. Crescere dei giovani non è mai semplice e gli auguriamo di riuscire a trovare il modo per riuscire ad educarli al meglio.

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