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X, dopo l’acquisto di Musk ha perso il 71% del valore

di Matteo Cividini

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Dopo l’acquisizione da parte del miliardario Elon Musk, X (il vecchio Twitter) ha perso il 71,5% del suo valore, come riporta Axios, facendo riferimento a quanto rivelato da Fidelity, un fondo comune che possiede una partecipazione in X Holdings. La piattaforma è stata acquistata da Musk nell’ottobre 2022 per 44 miliardi di dollari.

Il crollo di X

Acquisito Twitter nel mese di ottobre 2022, Elon Musk ha voluto ribattezzare la piattaforma con il nome X nel luglio successivo. Secondo il fondo Fidelity oggi X varrebbe circa 12,5 miliardi di dollari, molto meno rispetto ai 44 miliardi spesi per acquistarla. Il documento che attesta la perdita di valore è datato novembre 2023.

Le conseguenze sono da ricercare nel fatto che una serie di aziende hanno cambiato idea sulle pubblicità dopo che lo stesso Musk ha appoggiato un post su una teoria del complotto antisemita. Per provare a tamponare le perdite dovute all’abbandono degli inserzionisti erano stati lanciati degli abbonamenti, che però non hanno ottenuto il successo sperato. Pare che meno dell’1% degli utenti iscritti a X paghi il servizio Premium.

Sembrerebbe che le entrate pubblicitarie della piattaforma nel 2023 dovrebbero essere attorno ai 2,5 miliardi. Prima gli introiti si attestavano attorno al miliardo di dollari ogni trimestre. La stessa Fidelity ha ridotto la partecipazione in X dell’11%, facendo perdere a Musk circa 30 miliardi di dollari.

Dopo l’acquisizione il compito di Musk era quello di “cercare di aiutare l’umanità”. Ha successivamente reintegrato sulla piattaforma diversi profili che erano stati precedentemente banditi da Twitter. Tra le varie personalità l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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