di Francesco Ferri
Una donna messicana di 51 anni voleva coronare il suo sogno d’amore incontrando finalmente un uomo conosciuto online. Di lui si era follemente innamorata, così come aveva comunicato a una nipote. La donna è volata dal Messico in Perù, come riportato da TGCOM 24, venendo uccisa e smembrata per poter ottenere i suoi organi.
La vicenda
L’assurdo caso, scoppiato a novembre 2022, ha letteralmente inorridito l’opinione pubblica. La donna, partita da Città del Messico è atterrata a Lima, in Perù, per poter finalmente incontrare un uomo conosciuto online. La storia era iniziata su un’app di gioco e i due avevano iniziato una relazione online da diversi mesi. La donna è stata convinta ad affrontare il viaggio per potersi incontrare e passare del tempo insieme. Arrivata a destinazione ha passato una settimana con l’uomo, scrivendo alla nipote di essersi ormai innamorata, per poi scomparire all’improvviso. Inutili i tentativi di prendere contatto con lei, con tanto di appelli su Twitter per riuscire a ritrovarla.
La macabra scoperta
La nipote è infine riuscita a mettersi in contatto con l’uomo per il quale la zia aveva raggiunto il Perù chiedendo sue notizie. L’uomo ha sostenuto che la donna si era stufata di lui e aveva fatto ritorno in Messico. Pochi giorni dopo, su una spiaggia del Paese, proprio vicino alla casa dell’uomo, è stata ritrovata una testa di donna. In seguito è stato ritrovato un dito mozzato e, in in canale, un torso senza organi. Le indagini hanno subito puntato verso l’uomo, 37 anni, iscritto all’Università Nazionale José Faustino Sánchez Carrión . L’uomo studiava medicina umana e biotecnologia e dalle indagini è risultato che il volto della vittima era stato asportato da qualcuno esperto di strumenti chirurgici.
L’accusa e gli organi online
Oltre a ciò è stato scoperto che l’uomo aveva pubblicato video degli organi su TikTok, alcuni giorni dopo la scomparsa della donna. Quindi è stato immediatamente arrestato, nonostante continui a negare un suo coinvolgimento nel caso. I test del DNA hanno confermato che i resti trovati appartengono alla donna messicana. Attualmente le indagini proseguono, con la richiesta di rinvio a giudizio che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il procuratore chiederà la massima pena consentita in Perù, ossia l’ergastolo.
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