di Redazione NCI
All’interno del Sistema Solare, gli asteroidi near-Earth (NEA), ossia quelli che orbitano nelle vicinanze della Terra, potrebbero diventare protagonisti di una rivoluzione nei viaggi spaziali. Questi corpi rocciosi, che contano oltre 35.000 esemplari noti, potrebbero trasformarsi in veri e propri “taxi celesti” per le missioni interplanetarie, consentendo agli astronauti di viaggiare verso Marte, Venere e chissà fino a dove.
L’idea dei viaggi con gli asteroidi
Quest’idea è frutto di uno studio dei ricercatori Arsenii Kasianchuk e Volodymyr Reshetnyk, della Taras Shevchenko National University di Kiev, Ucraina. Gli asteroidi che passano regolarmente vicino alla Terra, Marte e Venere potrebbero essere sfruttati come “stazioni di sosta” nel viaggio tra questi pianeti. Grazie alle loro traiettorie cicliche e alla loro velocità, che può superare i 30 km al secondo, questi oggetti celesti potrebbero diventare dei punti di passaggio strategici per le missioni spaziali.
In particolare, gli astronauti potrebbero approfittare del passaggio ravvicinato di questi asteroidi per “saltare” da un corpo celeste all’altro, sfruttando la loro velocità per ridurre i consumi e ottimizzare il tempo di viaggio. Inoltre, gli asteroidi offrono vantaggi aggiuntivi: le rocce di cui sono composti potrebbero fungere da protezione naturale contro le radiazioni cosmiche, cosa importantissima per la sicurezza degli astronauti.
I due ricercatori hanno identificato oltre 120 asteroidi adatti a fungere da “taxi” tra i circa 35.000 asteroidi conosciuti. I criteri di selezione includevano la vicinanza a Terra, Marte e Venere, e la possibilità di ospitare una navetta spaziale. Alcuni asteroidi passano regolarmente nei pressi di questi pianeti, con intervalli di circa 2-3 anni, offrendo finestre temporali per missioni cicliche e programmabili.
I problemi legati a questi viaggi
L’idea proposta è geniale e rivoluzionaria sulla carta, però vi sono delle criticità e delle problematiche di cui bisogna tenere conto. La velocità estremamente elevata degli asteroidi rende difficile allinearsi con loro senza un enorme dispendio di carburante. Inoltre, sarebbe necessario sviluppare tecnologie avanzate per l’atterraggio su questi corpi rocciosi, come il perforare gli asteroidi per creare rifugi sicuri per l’equipaggio. Un altro ostacolo riguarda la durata dei viaggi, che potrebbero durare fino a sei mesi e le navette spaziali dovrebbero essere progettate per garantire la sicurezza dell’equipaggio durante questo lungo periodo.
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Articolo di Giuseppe Parodi
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