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Via libera dall’Europa all’uso del cellulare in aereo; le novità in arrivo entro il 30 giugno

di davide gerace

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Spesso, durante un viaggio in aereo, capita di non sapere cosa fare per far passare il tempo. C’è chi si mette a leggere un buon libro, chi passa il tempo con dei cruciverba, chi preferisce dormire. Tutto questo per evitare l’uso del cellulare, severamente vietato durante i voli da una legge europea datata 2008. Negli scorsi mesi sono giunte delle novità a riguardo, con la Commissione europea che ha dato il via libera all’uso dei tablet, telefonini e computer in aereo.

Connessi anche in aereo

La decisione della Commissione europea risale allo scorso 24 novembre 2022, data che ha deciso l’addio alla “modalità aereo”. Questa modalità, usata fino ad adesso praticamente solo durante i viaggi in aereo, disattiva la capacità del nostro cellulare di agganciarsi alla rete mobile, Wi-Fi e Bluetooth. Dopo la decisione presa, la Commissione ha dato del tempo ai Paesi membri di assegnare a tutti i velivoli le frequenze del 5G. Il termine di scadenza è il 30 giugno 2023.

In questo modo, tutti i passeggeri in volo all’interno dell’Unione Europea, potranno rimanere connessi. A bassa quota si rimarrà agganciati alle classiche antenne terrestri, mentre ad alta quota sarà possibile collegarsi a internet grazie al servizio picocell, un’antenna montata sulla fusoliera dell’aereo, che mette in collegamento la rete mobile della Terra con quella satellitare. Alla fine, il segnale viene rilanciato all’interno della cabina.

Scoppia la polemica

Una notizia accolta con entusiasmo da Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, che ha commentato la decisione: “Il cielo non è più un limite, ci saranno opportunità di crescita e servizi innovativi”. In questo modo, chi lavora da remoto e magari ha qualche scadenza, potrà continuare a lavorare anche durante il volo.

La pensano diversamente gli addetti ai lavori e molti viaggiatori. Secondo loro, in questo modo aumenterebbero i litigi tra passeggeri, costretti ad ascoltare le chiassose chiamate del vicino di posto e, di fatto, rinunciare alla tranquillità per il resto del viaggio. Secondo il personale di bordo, circa il 40% dei passeggeri effettuerebbe delle chiamate durante un volo.

Una decisione simile venne presa nel 2013, durante la presidenza Obama, negli Stati Uniti. Il tentativo però, è stato  abbastanza effimero, con le compagnie di volo contrarie alla decisione proprio a causa degli svantaggi sopraccitati. L’idea venne definitivamente messa da parte nel 2020.

E tu cosa ne pensi della decisione?

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