Attualità

Venduta all’asta per quasi mezzo milione di dollari una chitarra spaccata da Kurt Cobain durante un concerto

Una chitarra utilizzata dal frontman dei Nirvana Kurt Cobain, e spaccata da quest’ultimo durante un’esibizione, è stata venduta all’asta. Per un valore di poco inferiore a mezzo milione di dollari un fortunato acquirente si è aggiudicato un vero e proprio cimelio dell’artista morto suicida nel 1994. Oltre al valore simbolico della chitarra, spaccata da Cobain in un gesto di puro rock durante un concerto, l’artista l’autografò e ne decorò il battipenna.

La chitarra

La chitarra è un modello Fender Mustang del 1973 color tabacco. Battuta all’asta presso la casa d’aste Julien’s Auctions per la bellezza di 486.400 dollari, superando la stima iniziale di 400 mila. Questa particolare chitarra è stata utilizzata nel primissimo tour dei Nirvana, il tour degli Stati Uniti nel 1989, venendo suonata due volte. Il primo live in cui è stata utilizzata è stato presso il Club Dreamerz di Chicago, Illinois l’8 luglio 1989. L’altra volta fu durante il concerto al Sonic Temple di Wilkinsburg, in Pennsylvania, il 9 luglio dello stesso anno. Proprio in quest’occasione Cobain l’avrebbe spaccata durante l’esibizione finale di “Blew“.

L’autografo a nome dei Nirvana

Oltre ad averla spaccata durtante il concerto, azione molto comune durante le sue esibizioni, la vera particolarità sta nel fatto che l’artista la autografò a nome dei Nirvana, e non a suo nome. Gli stessi documenti di Julien’s Auctions raccontano la particolare vicissitudine che ha affrontato questo strumento musicale. Dopo il concerto al Sonic Temple la band si trovò nell’appartamento di Sluggo Cawley, musicista della band Hullabaloo. Qui Cobain notò appesa al muro una Gibson SG rotta. Così si accordarono per uno scambio perché Cobain era convinto di poter riparare la Gibson e suonarla nuovamente per poi spaccarla ancora. Sulla parte inferiore del corpo della chitarra, infatti, è riportata un’iscrizione in cui Kurt Cobain ringrazia l’altro artista per lo scambio con la coloritissima frase: “Yo Sluggo/Thank for the trade/ If its illegal to Rock and Roll, then throw my ass in jail/Nirvana” (Yo Sluggo/Grazie per lo scambio/Se è illegale fare Rock and Roll, allora gettami il culo in prigione/Nirvana) decorando il tutto con alcuni fiori disegnati.

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Francesco Ferri

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