Velletri: l’imputato è morto da due anni ma nessuno sembra accorgersene e il processo prosegue

Una vicenda più unica che rara ci giunge da Velletri dove un uomo, accusato di truffa e circonvenzione di incapace ai danni della donna con cui aveva intrattenuto una relazione, è deceduto. Peccato che nessuno si era accorto di questo mentre il processo ai suoi danni continuava imperterrito. Come riportato da Sky TG24 il legale d’ufficio che lo difendeva cambiava ormai ad ogni udienza e ciò ha aumentato le difficoltà di accorgersi della dipartita dell’imputato.

La vicenda

Il processo ai danni dell’uomo è proseguito mentre l’imputato era morto da ormai due anni. La vicenda giudiziaria ha origine quando l’imputato di 45 anni di Valmontone, con diversi precedenti alle spalle è stato accusato di truffa e circonvenzione di incapace nei confronti di una donna di 62 anni di Alatri. L’uomo l’aveva conosciuta in treno e aveva iniziato con lei una relazione. La famiglia della donna si è costituita parte civile mentre all’uomo è stato affidato un avvocato d’ufficio che cambiava ad ogni udienza. Mentre il legale cambiava in continuazione, però, l’imputato residente in un convento di Valmontone, si era reso irreperibile. A tal punto che si è scoperto solo due anni dopo che era ormai deceduto.

L’estinzione del reato per la morte dell’imputato

A rivelare di aver scoperto casualmente la morte dell’uomo è stata la direttrice della banca di Valmontone, dove i due avevano aperto il conto cointestato finito nel mirino degli inquirenti. Le forze dell’ordine hanno quindi accertato quanto dichiarato, confermando infine il decesso dell’uomo avvenuto nel luglio 2021. A questo punto al giudice non è rimasto altro da fare che estinguere il reato dopo ben due anni di udienze.

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