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USA, uccide il suo stupratore: condannata a risarcirne la famiglia con 150mila dollari

di Francesco Ferri

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Una vicenda a dir poco incredibile quella avvenuta nello stato dell’Iowa, in USA. Come riportato dalla BBC, una ragazza di 17 anni è stata condannata a risarcire con 150mila dollari la famiglia del suo stupratore, dopo averlo ucciso a coltellate. La sentenza ha fatto discutere in tutto il mondo, anche per i 5 anni di libertà vigilata che le sono stati comminati.

Come si è arrivati all’omicidio

La ragazza aveva una vita molto difficile nei sobborghi di Des Moines, in Iowa. Per sfuggire a una madre violenta era scappata di casa a soli 15 anni, vivendo nei corridoi di un condominio. Qui ha conosciuto un uomo di 28 anni che inizialmente si è mostrato molto generoso ed altruista con lei, per poi trasformarsi in un mostro. L’uomo l’ha violentata molteplici volte, per poi coinvolgerla nel traffico di esseri umani, costringendola a prostituirsi. In questo traffico erano coinvolte altre persone, fra le quali un trentasettenne. Proprio quest’ultimo è stato assalito dalla giovane nel letto dell’appartamento dove alloggiava, colpendolo mortalmente con 30 coltellate.

La vicenda giudiziaria

Dopo la confessione della giovane il giudice incaricato ha stabilito che la ragazza dovrà risarcire la famiglia dell’uomo con 150mila dollari e sarà costretta a rimanere per cinque anni in libertà vigilata. Questo perché, secondo i pubblici ministeri americani, nel momento in cui è avvenuto l’accoltellamento l’uomo dormiva e quindi non rappresentava una minaccia. Secondo la Corte non ci sarebbe altra opzione applicabile per far rispettare la legge dell’Iowa. Per quanto riguarda la libertà vigilata è fondamentale che la ragazza non la infranga, altrimenti rischierà 20 anni di carcere.

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