Dopo tre anni di conflitto ininterrotto, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato di essere disposto a trattare direttamente con Vladimir Putin, a patto che sia l’unica soluzione per mettere fine alla guerra e garantire la sicurezza del suo Paese.
In un’intervista rilasciata al giornalista britannico Piers Morgan, Zelensky ha confermato di non escludere il dialogo con il Cremlino, pur ribadendo la necessità di garanzie concrete per la sicurezza dell’Ucraina. “Se non possiamo entrare nella NATO, allora vogliamo indietro il nostro arsenale nucleare o un sistema di difesa adeguato. Altrimenti, chi ci proteggerà?”, ha dichiarato il presidente, come riportato da Today. Il leader ucraino ha inoltre sottolineato che i negoziati non dovrebbero essere esclusivamente bilaterali, lasciando intendere che altri attori internazionali potrebbero essere coinvolti. Tra questi, ha sollecitato gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
Zelensky ha espresso frustrazione per il sostegno, a suo dire insufficiente, ricevuto dagli alleati occidentali, sottolineando che senza un intervento più deciso non sarà possibile respingere l’esercito russo dai territori occupati. Allo stesso tempo, ha ribadito che l’ingresso dell’Ucraina nella NATO rappresenterebbe la migliore garanzia di sicurezza per il futuro del Paese. Tuttavia, il processo di adesione all’Alleanza Atlantica appare lungo e incerto. “Se questo percorso richiederà anni o addirittura decenni, cosa proteggerà l’Ucraina nel frattempo?” ha chiesto il presidente ucraino, sollecitando risposte concrete dagli alleati.
Uno dei temi più delicati rimane quello dei territori attualmente sotto controllo russo. Nell’intervista, Zelensky ha lasciato intendere che una soluzione diplomatica potrebbe comportare delle concessioni territoriali, pur senza specificare quali aree potrebbero essere oggetto di trattativa. Nel frattempo, anche Mosca ha fatto sapere di essere aperta al dialogo, sebbene Putin abbia messo in discussione la legittimità di Zelensky come interlocutore, a causa del rinvio delle elezioni presidenziali ucraine.
Zelensky, da parte sua, ha sottolineato la necessità di un incontro con Trump prima di poter prendere in considerazione un reale cambiamento di strategia nei rapporti con la Russia. Mentre il conflitto continua a mietere vittime su entrambi i fronti, la possibilità di un negoziato diretto tra i due leader potrebbe rappresentare un primo passo verso una tregua. Tuttavia, restano molte incognite su quali compromessi Kiev e Mosca sarebbero disposte ad accettare per arrivare alla pace.
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