di Gabriele Nostro

Morti cruente, stragi inumane, episodi e racconti raccapriccianti. La guerra continua senza freni inibitori, e, diversamente da quanto pronosticato da alcuni, le truppe russe non cennano a desistere o a regredire di vigore nei propri assalti. Ora però, al succedersi delle quotidiane guerriglie lungo gran parte dell’Ucraina, la compagine russa affianca un altro fronte della strategia offensiva. L’armata russa progetta, minuziosamente, il massiccio attacco finale. Un dislocamento cumulativo delle forze armate volto a permettere il conseguimento del “primo obbiettivo” di Putin: la liberazione della circoscrizione del Donbass.

Ucraina, 13km di mezzi in viaggio per l’assalto terminale

Maxar Technologies ha fotografato delle immagini tramite satellite che, dopo necessaria analisi, hanno mostrato quello che sembra essere un convoglio militare russo lungo circa 13 Km. La lunga coda di mezzi d’offesa sarebbe diretta verso sud attraverso la città di Velkyi Burluk, nell’Ucraina orientale. Il centro cittadino si trova a est di Kharkiv, vicino al confine con la Russia. A riferirlo è la CNN, che ha precisato che il convoglio, si evince dalle immagini, consta di “veicoli blindati, camion con artiglieria e attrezzature di supporto”.

Russia e Ucraina (@Shutterstock)

Fosse comuni, l’essenza della disumanità

Secondo quanto riportato dall’ANSA, a Buzova, un piccolo centro liberato a pochi chilometri a ovest di Kiev, sarebbe stata rinvenuta un’enorme fossa comune. Questa la dichiarazione del capo del villaggio di Buzova, Taras Didich, ai microfoni dell’Agenzia di Stampa italiana: ” Il 31 marzo abbiamo trovato una cinquantina di corpi lungo un tratto di 6 chilometri della strada principale che porta a Kiev. Altre 60 persone al momento non si trovano”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA