Continua il processo di annessione dell’Ucraina dell’Est alla Russia, voluto da Putin. Nella Repubblica popolare del Donbass, infatti, è stato istituito un nuovo Premier con il favore del Presidente russo; nel frattempo, Mariupol potrebbe cambiare nome, in favore del suo vecchio nominativo sovietico…
Il processo di annessione dell’Ucraina dell’Est immaginato da Putin sta prendendo lentamente forma; a riportare la notizia è La Repubblica. Stando alla ricostruzione del quotidiano, la Repubblica popolare del Donbass avrà un nuovo Primo Ministro. Si chiama Vitali Khotsenko, ed è stato investito del comando della Regione dal Cremlino.
Khotsenko è definito “russo”, nonostante sia nato a Dnipro, perché si è formato nell’Università Statale di Mosca, la Limonosov, e in seguito ha prestato servizio all’interno del Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione russa. Putin, in questo momento, ha fretta di istituire un proprio Governo e ha intenzione di avviare un processo amministrativo-costituzionale simile a quello avvenuto nella regione del Lugansk, attualmente sotto la guida di Leonid Pasechnik. Il nuovo esecutivo filo-russo non sarà però riconosciuto né da Volodymyr Zelensky né dall’Occidente.
Il nuovo Premier della Regione del Donetsk, Vitali Khotsenko, ha 36 anni e si è specializzato in Economia, in Legge e Pubblica amministrazione, dopo aver conseguito la laurea in Sociologia a Mosca. Questo è senza dubbio l’incarico più importante della sua carriera, dopo quello di direttore del Dipartimento delle politiche industriali del Ministero dell’Industria e del Commercio a Mosca, e quello precedente, in ambito militare, di luogotenente che lo ha portato poi a tuffarsi nella politica russa.
Il suo primo incarico nel Donbass risale al 2020, quando affiancò il Presidente del Consiglio popolare Volodymyr Bidyoka. Ora, invece, scala la vetta degli incarichi governativi e avrà il compito di formare un Governo apprezzato da Putin. Il cambio di esecutivo avverrà sotto la supervisione di Denis Pushilin, Presidente e capo delle forze armate della Repubblica popolare del Donetsk dal 2018. Pushilin è il vero regista al quale Putin ha affidato sin dal 2014 l’annessione a Mosca di tutta l’Ucraina orientale. Stando alle sue stesse parole, infatti, questi territori non si sarebbero mai sentiti parte del popolo ucraino.
Nel frattempo, sempre stando a La Repubblica, un forte segnale mediatico potrebbe arrivare proprio da Mariupol, una delle città più bersagliate e teatro di gravi crimini di guerra. Dopo che Lugansk è tornata Voroshilovgrad (il suo vecchio nome sovietico) per un giorno, infatti, anche Mariupol potrebbe veder cambiare il suo nome in favore del vecchio toponimo sovietico Zdanov; questo venne utilizzato dopo la Seconda Guerra Mondiale in onore del Presidente del Soviet dell’Unione. Intanto, i militari russi hanno già smantellato la scritta all’ingresso della città…
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