fbpx Ubisoft querelata per aver raccolto i dati dei giocatori illegalmente!
Gaming

Ubisoft querelata per aver raccolto i dati dei giocatori illegalmente!

di Steven Callea

Condividi con chi vuoi

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia che Noyb, agenzia di protezione dati austriaca, ha denunciato Ubisoft per essere entrata in possesso dei dati degli utenti nei giochi single player in maniera illegale. Si tratta dell’ennesimo ciclone che investe il colosso videoludico negli ultimi anni.

Cosa sta succedendo?

L’organizzazione con sede a Vienna ritiene che l’azienda abbia costretto i propri utenti a connettersi online per giocare anche in single player, immagazzinando un’enorme quantità di dati per scopi commerciali senza il loro consenso. Lisa Steinfeld, avvocato specializzato in protezione dei dati presso Noyb, ha rilasciato tale dichiarazione:

“I videogiochi sono costosi, ma questo non impedisce ad aziende come Ubisoft di costringere i propri clienti a giocare online offline inutilmente, solo per poter guadagnare di più monitorando il loro comportamento. Le azioni di Ubisoft sono chiaramente illegali e devono essere fermate”

Noyb ha presentato la denuncia all’autorità austriaca segnalando la violazione del regolamento europeo General Data Protetion Regulation (GDPR) e per conto di un utente di Far Cry Primal. Costui avrebbe notato il gioco stabilire delle connessioni a server esterni per ben 150 volte in 10 minuti. Tra i server indiziati ci sarebbero anche quelli di grosse compagnie come Amazon e Google.

Sebbene abbia dichiarato che la connessione online sia necessaria solo per il primo accesso, qualora Noyb dovesse avere la meglio nel caso, Ubisoft sarebbe costretta a pagare fino a 92 milioni di euro. Lo stesso problema di raccolta dati si è presentato lo scorso anno, quando molti giocatori di Helldivers 2 hanno protestato contro Sony, costringendola a fare marcia indietro.

Per rimanere sempre aggiornati sulle news provenienti da tutto il mondo del gaming, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna e sulla nostra pagina Instagram!

Se l’articolo vi è piaciuto, potrebbero interessarvi anche i seguenti:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi