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Twitch: è la fine dell’era degli streamer “strapagati”?

di Michele Messina

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La piattaforma viole, Twitch, sta attraversando un periodo nero, tra tagli al personale ed un indomabile emorragia di utenti verso altri lidi. Ma la recente decisione del CEO della piattaforma potrebbe segnare la fine di un’era… o per alcuni addirittura la fine di Twitch.

Twitch, niente più contratti milionari

Negli ultimi anni Twitch ha dovuto fare i conti con una concorrenza mai vista prima, con dei competitor più agguerriti che mai. La piattaforma si è trovata a passare da esponente supremo dello streaming a soldato in prima linea per mantenere la propria utenza. Una vera e propria guerra tra Twitch, YouTube e Kick, che senza esclusione di colpi se le sono date a suon di contratti ed esclusive.

Ma gli effetti di questo conflitto hanno iniziato a farsi sentire solo negli ultimi anni, specialmente per Twitch. La piattaforma si è trovata costretta a praticare parecchi tagli al personale per rientrare dei costi di gestione e non solo. Il problema principale, infatti, come espresso dal CEO Dan Clancy, non è il flusso di guadagni in entrata ma bensì quello in uscita. I competitor di settore hanno pensato di accaparrarsi gli streamer ed i content creator più visti con contratti esorbitanti, pur di spostare l’attenzione.

Twitch si è così trovata costretta a trovare accordi per cifre stratosferiche, a 7 e 8 zeri. In un recente intervista con Bloomberg però Clancy ha fatto presente che questo tipo di strategia di mercato non è più sostenibile. Secondo il CEO del colosso dello streaming è iniziata una guerra fatta di aste e puntate insostenibili per l’ecosistema dell’azienda. Motivo per cui ha deciso di correre ai ripari.

L’azienda inizierà quindi non solo a ritirarsi dai contratti più costosi ma applicherà anche nuove regole ai futuri accordi. In particolare la piattaforma viola non pretenderà più l’esclusiva sullo streaming e permetterà ai content creator di sfruttare il simulcast con altre piattaforme.

Insomma, Twitch ha deciso di sopravvivere invece di cedere al mercato, ma le conseguenze di questa scelta sono ancora tutte da vedere. Fateci sapere cosa ne pensate su Nasce, Cresce, Respawna.

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