di Alessandro Colepio
Vi ricordate i bei vecchi tempi, quando i genitori tornavano dal colloquio con gli insegnanti pronti a sfogarsi sui più “vivaci” di noi con ciabatte, cucchiai di legno e qualsiasi oggetto potesse diventare un’arma? Nonostante la paura glaciale che percorreva la schiena di ognuno di noi quando sentivamo la porta aprirsi, oggi possiamo guardare indietro e pensare che la rabbia della nostra famiglia era data unicamente dal desiderio di spronarci lungo il nostro percorso di studi. Certo, a volte i genitori possono essere un po’ troppo esigenti: lo sa bene un bambino di Trento, iscritto alle scuole elementari, che potrebbe essere costretto dai suoi a ripetere l’anno.
L’incredibile caso sottoposto al TAR di Trento
Partiamo dal principio. Il piccolo alunno in questione ha passato un anno difficile, a causa di alcuni problemi di salute che gli hanno impedito di partecipare alla maggior parte delle lezioni. Nonostante ciò, il ragazzino ha cercato di tenere il passo dei suoi compagni e, a fine anno, gli insegnanti hanno reputato che avesse raggiunto il livello necessario per accedere alla classe successiva.
La storia a questo punto prende la svolta inverosimile che abbiamo preannunciato nel titolo: i genitori si oppongono alla decisione di promuovere il giovane, che secondo loro avrebbe bisogno di ripetere l’anno in maniera tranquilla e normale per riallinearsi con la vita di tutti i giorni. La coppia è andata quindi a fare richiesta al Consiglio di classe, ma la loro proposta è stata espressamente rifiutata dal corpo docenti.
Nessun’altra soluzione rimasta, quindi, se non quella di rivolgersi al TAR di Trento. La sentenza, francamente unica nel suo genere, dovrebbe arrivare dopo tutte le procedure di rito. L’udienza è fissata per la fine di settembre: prima, il giudice si riserva il diritto di ascoltare tutte le parti in gioco. Solo fra una ventina di giorni sapremo come andrà a finire questa assurda vicenda.
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