di Redazione Network NCI
Tragedia avvenuta questa mattina sulla spiaggia di Pinarella di Cervia (in Provincia di Ravenna). Una donna di mezza età è stata investita e uccisa da una ruspa, ma le dinamiche sono ancora da definirsi.
Il mezzo
Il mezzo, privato, si trovava nella zona del “Bagno Franco” in viale Italia 70/71 a Pinarella. Stava operando in battigia, la zona di sabbia più vicina alla riva del mare, per livellare la spiaggia dopo il maltempo degli ultimi giorni. La prima perplessità sulla vicenda è data dal fatto che l’operatore alla guida non sembra essere stato autorizzato ad operare, così come non risulta essere stato incaricato dalla cooperativa bagnini di Cervia. “Abbiamo fatto accertamenti e verifiche: è certo che l’ufficio del Demanio del Comune di Cervia non abbia rilasciato nessuna autorizzazione ai lavori svolti questa mattina sulla spiaggia. Confidiamo nell’operato dei carabinieri. Questa è una brutta tragedia che poteva essere evitata”, dichiara l’assessore alla sicurezza del comune di Cervia, Giovanni Grandu. L’operatore è stato identificato e sono in corso gli accertamenti di rito sulle sue condizioni.
Possibile ricostruzione dei fatti
La vittima si trovava in battigia, forse distesa a prendere il sole o, più probabilmente in passeggiata (al momento dell’incidente indossava i vestiti). Ancora non si conosce la sua identità, poiché il corpo è stato schiacciato dai cingoli della ruspa, uccidendola sul colpo.
A seguito di una manovra di retromarcia che non è andata come previsto, il guidatore è sceso a verificare l’accaduto, scoprendo cosa aveva fatto. Sotto shock ha urlato e si è allontanato dalla zona per tornare poco dopo sul luogo dell’incidente. Sul momento è intervenuto un bagnino e i soccorsi, che hanno potuto solo confermare il decesso.
Sul posto, oltre al personale del 118, sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato, quelli della polizia locale, e le unità della Capitaneria di porto e i carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima. Essi hanno ascoltato il bagnino di salvataggio e un altro testimone. Il magistrato di turno della Procura di Ravenna ha incaricato i carabinieri dell’Arma di chiarire le esatte dinamiche, che al momento appaiono assai complesse. Resta, infatti, da capire come mai ci fosse una ruspa intorno alle 10:45 di sabato mattina in movimento, perché non ha visto o segnalato la donna, e perché la donna non se ne sia accorta in tempo.
Fonti: Il Resto del Carlino e Il Corriere di Bologna
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