di Redazione Network NCI
A Torino uno studente di 15 anni ha puntato una pistola giocattolo contro un professore. Il docente, sotto shock, ha avvertito la preside, la quale ha poi chiamato il 112. Il ragazzo ha minimizzato l’accaduto dicendo che si è trattato solo di uno scherzo.
La pistola finta
La mattina di venerdì 7 novembre, all’istituto superiore Peano di corso Venezia, tra il quartiere di Barriera di Milano e quello di Borgo Vittoria di Torino, un ragazzo di 15 anni ha puntato una pistola giocattolo contro il suo professore di matematica, poco dopo le 8.30. Subito dopo, mentre i suoi compagni lo guardavano attoniti, il giovane ha fatto il gesto di scarrellarla (ossia di caricarla). In seguito, il 15enne sarebbe tornato a sedersi al suo posto, come se nulla fosse. La pistola era priva del tappino rosso e il docente, rimasto sotto shock, è corso in presidenza ad avvisare dell’accaduto. La preside ha chiamato poi il 112 e nell’arco di pochi minuti sono arrivate diverse volanti della polizia. Le autorità hanno quindi perquisito il giovane, ma non gli hanno trovato altro materiale degno di nota.
Le conseguenze e gli aspetti pochi chiari
Non sono chiare le ragioni per cui il 15enne abbia compiuto un simile gesto. Non è chiaro se il professore e il ragazzo avessero avuto una discussione in quel momento, oppure se quest’ultimo sentisse di avere un conto in sospeso nei confronti del docente. Non si esclude nemmeno l’ipotesi che il suo gesto fosse solo un modo per mostrarsi come un “duro” davanti ai suoi compagni. Da parte sua, il ragazzo ha minimizzato l’accaduto e ha affermato che si trattasse solo di uno scherzo.
Spetterà al professore, impietrito e sotto shock, decidere se sporgere denuncia nei confronti del ragazzo. Al contrario, saranno invece inevitabili i provvedimenti disciplinari che l’istituto prenderà nei confronti del 15enne.
Scritto da: Gaia Cobelli
Fonti: TorinoToday, Rainews
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