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Top10 NCC: le partite più iconiche del 2024

di Gianluca Scognamiglio

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Il 2024 è ormai alle spalle e e con la sua conclusione anche il mondo del calcio può fare dei bilanci sugli ultimi dodici mesi. NCC propone una racconta di dieci momenti, dieci partite che hanno segnato quest’anno. Dal trionfo dell’Inter in Serie A, passando per il primo titolo del Bayer Leverkusen in Germania e l’Europa League dell’Atalanta, senza dimenticare Europei, Copa America e Champions League: ecco la TOP 10 NCC per le partite più iconiche del 2024.

Da Madrid a Dublino, le grandi notti di Champions ed Europa League

Andata Quarti di finale Champions League, Real Madrid – Manchester City 3-3

Già al sorteggio dei quarti di finale di Champions League c’era chi storceva il naso. In effetti Real Madrid e Manchester City rappresentavano in primavera le due maggiori potenze europee e un loro scontro prima della finale è parso a tutti semplicemente ingiusto. Come nelle stagioni precedenti, e com’era lecito attendersi, lo spettacolo non è mancato. Nella gara d’andata al Bernabéu sono state ben sei le reti realizzate: la metà nel primo quarto d’ora con la punizione di Bernardo Silva a beffare Lunin, l’autogol di Dias e il vantaggio spagnolo firmato da Rodrygo.

L’inerzia dell’incontro si è poi rovesciata nella ripresa, con i Citizens capaci di imporre il proprio gioco e di trovare prima il pareggio con un mancino chirurgico di Foden e poi la nuova leadership con un meraviglioso gol di Gvardiol. La rete del pareggio di Valverde, oltre a chiudere sul 3-3 una fantastica contesa, ha rimandato tutti i discorsi al ritorno. All’Etihad sono stati i rigori a promuovere i Blancos, al termine di una sfida altrettanto coinvolgente e che merita di essere quantomeno menzionata nella nostra Top10.

Finale di Europa League, Atalanta – Bayer Leverkusen 3-0

Una macchina invincibile. Questo sembrava il Bayer Leverkusen, capace di dominare il campionato tedesco, diventando la prima squadra a vincere la Bundesliga senza perdere alcuna partita. Un’imbattibilità confermata anche in Coppa di Germania e per quasi tutta l’Europa League. Quasi, per l’appunto. Almeno fino al 22 maggio, giorno della finale di Dublino. Xabi Alonso a una vittoria dal sugellare una stagione leggendaria, Gasperini a un passo dal tanto inseguito primo titolo. Tutto questo nei novanta minuti dell’Aviva Stadium.

Una sfida che si preannunciava equilibratissima e che, invece, ha visto il più classico dei “one man show”. Ademola Lookman da Wandsworth, alla partita più importante della carriera, ha messo a segno tre reti, spezzando i sogni dei tedeschi e regalando ai nerazzurri il titolo. La serata in terra irlandese ha proiettato l’Atalanta in una nuova dimensione, rinnovata anche nella seconda parte del 2024. Una partita indimenticabile per il primo successo di una squadra italiana in Europa League.

Le grandi classiche d’Europa tra le partite più iconiche del 2024

Premier League 23/24, Chelsea – Manchester United 4-3

Essere in vantaggio al 98′ in una partita di calcio è quasi sempre sinonimo di vittoria. Tendenzialmente la cosa peggiore che possa succedere alla squadra in questione potrebbe essere subire il gol del pareggio. Eppure il Manchester United, nella lunga serie di sconfitte in tempi recenti, ne può vantare, si fa per dire, una proprio dalle condizioni sopraccitate. A Stamford Bridge, lo scorso 4 aprile, i Red Devils avevano ribaltato il 2-0 iniziale in favore del Chelsea (a segno con Gallagher e Palmer) con la doppietta di Garnacho e una rete di Bruno Fernandes.

Insomma, l’assedio finale della squadra di Pochettino non aveva prodotto grossi risultati, fin quando nel corso del settimo degli otto minuti di recupero Dalot decideva di travolgere Madueke in area: rigore realizzato da Palmer e 3-3 al 100′. Dopo un minuto sugli sviluppi di un corner lo stesso nativo di Wythenshawe trovava il colpo vincente con deviazione di McTominay: 4-3 e rimonta completata al 101′. “E questa è la Premier League”, il commento di Nicola Roggero per SkySport. Non avremmo saputo descrivere meglio una delle partite più iconiche del 2024.

LaLiga 23/24, Real Madrid – Barcellona 3-2

“Noventa minuti en el Bernabéu sono molto longo” diceva Juanito in una lingua a metà tra lo spagnolo e l’italiano. Il senso è chiaro e il Barcellona ne sa qualcosa, nel bene e nel male. Se Messi mostrava la “camiseta” al pubblico rivale dopo una rete decisiva all’ultimo minuto nel 2017, quest’anno per i blaugrana c’è stato ben poco da festeggiare negli istanti finali. Partiamo dall’inizio, dal sesto minuto, quando Christensen sovrasta Kroos per mettere dentro l’1-0 da calcio d’angolo. Un inizio brillante vanificato però dall’ingenuità di Cubarsì, autore del fallo su Lucas Vasquez che porta Vinicius dal dischetto al 18′. Il brasiliano segna e il primo tempo finisce 1-1.

Nella ripresa è Fermìn Lopez a rompere l’equilibrio, sfruttando un’indecisione difensiva del Real e battendo Lunin, illudendo il Barcellona. Illusione che, per la verità, non dura più di tre minuti. Ancora Vasquez protagonista, stavolta direttamente con la rete del pareggio. Nel finale il galiziano non si fa mancare nulla, servendo Bellingham in area: l’inglese è solo, mette la palla in porta e nel recupero porta in gloria i Blancos e tutto il Bernabéu.

Serie A 24/25, Inter – Juventus 4-4

Otto gol in un big match del nostro campionato rappresentano un evento raro. Per la verità il rischio di vedere il più classico degli 0-0 anche in occasione dell’ultimo Derby d’Italia è presto svanito. A San Siro Inter e Juventus hanno dato vita a uno dei match più entusiasmanti dell’anno, con un primo tempo ricco di capovolgimenti. Prima il vantaggio nerazzurro firmato da Zielinski, poi l’uno-due bianconero siglato da Vlahovic e Weah, infine il nuovo ribaltamento dei padroni di casa grazie a Mkhitaryan e a un nuovo penalty del polacco. Insomma, nei primi quarantacinque minuti s’era già inteso che non sarebbe stata una partita banale…

Dusan Vlahovic (@Shutterstock)

Nella ripresa i protagonisti sono due: da una parte Dumfries, dall’altra Yildiz. L’olandese si divora il 4-2 a inizio secondo tempo, per poi trovare la zampata vincente pochi minuti dopo: 4-2 per l’Inter al 53′. Il turco, invece, entra dalla panchina e rimette in equilibrio la partita con un due gol aventi lo stesso minimo comune denominatore: un tiro passante in mezzo alle gambe del sopraccitato Dumfries. Così al “Meazza”, in un finale convulso, l’Inter rimpiange le tante occasioni sprecate e la dimostrata superiorità, mentre la Juventus acciuffa un insperato pareggio in una delle partite più significative del 2024.

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