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Top 6 NCS: sequel che potrebbero davvero sorprendere il pubblico

Il mondo del cinema è sempre stato un mondo di storie. E spesso, queste storie si dividono in più capitoli. Il termine sequel è un termine che ormai tutti conoscono, che indica il proseguimento di una precedente installazione. Alle volte, questi proseguimenti possono essere non previsti dal pubblico. Basti ad esempio pensare a Toy Story 3, o, in termini più recenti, al Gladiatore 2. Film che in molti non credevano sarebbero usciti. Oggi, la nostra top si concentra proprio su questo. Sequel che, se annunciati, sorprenderebbero il pubblico.

Top 6 sequel che potrebbero davvero sorprendere il pubblico

Menzione onorevole – Furiosa 2

Dopo l’uscita di Furiosa: A Mad Max Saga, un eventuale Furiosa 2 sarebbe un sequel particolare, perché sposterebbe definitivamente la saga da un mondo “guidato” da Max a uno in cui la vera erede del mito è appunto Imperator Furiosa. George Miller ha già dimostrato di saper costruire personaggi iconici dal nulla, e Furiosa, sia nella versione di Charlize Theron che in quella di Anya Taylor-Joy, è forse il più potente tra quelli della saga dopo Max stesso.

Un Furiosa 2 potrebbe sorprendere il pubblico proprio perché andrebbe controcorrente: invece di puntare tutto su azione forsennata e inseguimenti, potrebbe scegliere una direzione diversa, mostrando Furiosa come leader, politica e stratega, impegnata a difendere la Cittadella conquistata, affrontando nuove minacce interne ed esterne. Sarebbe un modo per ribaltare i codici della saga: meno road movie, più intrighi e costruzione di un mondo post-apocalittico, con un tono a metà tra l’epico e il mitologico.

Il pubblico si aspetterebbe “un altro Fury Road” e invece Miller potrebbe sorprendere di nuovo, raccontando la nascita di una leggenda in chiave quasi biblica.

Joker: Beyond Gotham

Dopo il successo globale di Joker, non pensare a un sequel era impossibile. Ma poi è arrivato Folie a Deux, che ha cambiato le carte in tavola. Motivo per cui un eventuale Joker: Beyond Gotham potrebbe davvero sorprendere il pubblico, non tanto per la conferma del personaggio, quanto per la direzione narrativa.

Il titolo stesso suggerirebbe uno spostamento radicale: Gotham non sarebbe più il fulcro della vicenda. Il nuovo Joker, dopo la morte di Fleck, ormai icona sovversiva, potrebbe trovarsi a “esportare” il suo caos fuori città, magari in una metropoli fittizia o in un contesto politico più ampio. Sarebbe un film meno intimo e psicologico rispetto ai primi due, ma più corrosivo, una riflessione sulla diffusione di un’ideologia e sul modo in cui il Joker è diventato più simbolo che individuo.

Il pubblico si aspetterebbe una semplice “rinascita” del personaggio e invece si ritroverebbe davanti a una sorta di apocalisse sociale, con il personaggio sempre meno uomo e sempre più mito, al punto di non avere neanche un nome. Todd Phillips potrebbe scegliere di raccontare questo con un’estetica a metà tra il politico e il surreale, spiazzando completamente chi pensava di aver capito la traiettoria del personaggio.

Inception 2

Tra i sequel che potrebbero davvero sorprendere il pubblico, Inception 2 occupa un posto speciale. Il film di Christopher Nolan del 2010 è ormai considerato un cult moderno, un’opera che ha ridefinito il cinema blockbuster con la sua fusione tra spettacolarità e concettualità. Eppure, nonostante il finale aperto e le infinite teorie dei fan, Nolan non ha mai lasciato intendere di volerne girare un seguito.

Ed è proprio qui che risiederebbe la sorpresa: un eventuale Inception 2 non potrebbe limitarsi a “continuare la storia di Cobb”, ma dovrebbe ampliare radicalmente il concetto stesso di sogni condivisi. Oggi, con gli sviluppi dell’intelligenza artificiale e delle neuroscienze, Nolan avrebbe materiale narrativo potentissimo per aggiornare il suo linguaggio e trasformare l’idea del sogno in qualcos’altro: realtà aumentata, coscienza collettiva, manipolazione della memoria.

Il pubblico si aspetterebbe di ritrovare il top spinning e i soliti giochi di ambiguità, ma un sequel potrebbe spiazzare completamente mostrando come l’invenzione dei “sogni architettati” sia stata solo la punta dell’iceberg di un sistema molto più grande e inquietante. Un film capace di mescolare heist-movie, thriller psicologico e fantascienza pura, spostando il cuore dell’opera dal “sogno” al “controllo della mente”.

In mano a Nolan, sarebbe una bomba in grado di ridefinire ancora una volta il blockbuster intelligente.

Distric 10

Quando District 9 uscì nel 2009, diretto da Neill Blomkamp, fu una rivelazione. Un film di fantascienza a basso budget che mescolava denuncia sociale, metafora dell’apartheid e spettacolarità visiva, riuscendo a diventare in poco tempo un cult mondiale. Da allora, il regista ha spesso accennato a un seguito, mai realmente confermato. Ecco perché District 10, se davvero arrivasse, avrebbe tutte le carte per sorprendere il pubblico.

Il primo film lasciava la storia aperta: Wikus, trasformato in un alieno, attendeva il ritorno di Christopher Johnson e del suo popolo. Un sequel potrebbe dunque partire da lì, ma la vera forza sarebbe nel ribaltamento delle dinamiche. Se in District 9 i protagonisti alieni erano oppressi, District 10 potrebbe mostrare una società che non ha imparato nulla, con un nuovo livello di discriminazione o, al contrario, con gli alieni pronti a ribaltare il potere.

La sorpresa per il pubblico sarebbe doppia: da un lato rivedere un universo che ha segnato una generazione di cinefili, dall’altro ritrovarlo trasformato, magari con toni più cupi e politici, o persino più vicini a una guerra aperta tra specie. Blomkamp avrebbe la possibilità di coniugare azione, critica sociale e fantascienza “sporca”, un marchio di fabbrica che oggi manca nel panorama dei blockbuster.

In un’epoca di reboot e remake, District 10 sarebbe un sequel capace di dare un vero senso di progressione narrativa, sorprendente proprio perché inatteso e radicale.

Edge of Tomorrow 2

Quando uscì nel 2014, Edge of Tomorrow di Doug Liman con Tom Cruise ed Emily Blunt fu un piccolo caso: un film di fantascienza originale (tratto dal romanzo giapponese All You Need Is Kill) che, dopo un avvio al botteghino un po’ incerto, riuscì col passaparola a conquistare pubblico e critica, diventando uno dei titoli di fantascienza più apprezzati dell’ultimo decennio. Da allora si è parlato spesso di un seguito, ma senza mai un via libera concreto.

Un ipotetico Edge of Tomorrow 2 sorprenderebbe perché, paradossalmente, non avrebbe senso replicare la stessa struttura del primo: il loop temporale che scandiva la storia era il cuore del film e il rischio sarebbe quello di cadere nella ripetizione. Ma se invece Liman e Cruise scegliessero di ribaltare il concetto? Magari mostrando una nuova minaccia aliena in cui il tempo non è più un’arma difensiva ma offensiva, o addirittura mettendo i protagonisti di fronte a un nemico capace di manipolare i loop meglio di loro.

La sorpresa sarebbe vedere un film che prende un’idea di fantascienza “da videogioco” e la evolve, mostrando conseguenze psicologiche, politiche e militari di una guerra che non si combatte solo con armi, ma anche con le possibilità infinite offerte dal tempo stesso.

Con Cruise ed Emily Blunt di nuovo insieme, un Edge of Tomorrow 2 potrebbe essere non solo un sequel, ma una vera e propria reinvenzione, tanto da superare in ambizione e spettacolo l’originale.

Interstellar 2

Tra i film che hanno segnato la carriera di Christopher Nolan, Interstellar è forse quello più emozionale, una fantascienza che unisce l’epica cosmica al dramma umano. Concluso nel 2014 con un finale toccante e in apparenza definitivo, l’idea di un Interstellar 2 sembra quasi impossibile. Ed è proprio per questo che sorprenderebbe: nessuno si aspetta davvero che la storia continui.

Un sequel non potrebbe limitarsi a riprendere il viaggio di Cooper, ma dovrebbe esplorare nuove frontiere. Potrebbe concentrarsi sulla colonia umana stabilitasi nel sistema orbitante attorno a Gargantua, o raccontare il destino di Brand e della nuova civiltà che sta nascendo sul pianeta “Eden”. Oppure potrebbe alzare ulteriormente l’asticella e mostrare l’umanità in contatto diretto con quelle entità extradimensionali che hanno costruito il tesseratto, trasformando l’ignoto in un tema ancora più metafisico e filosofico.

Il pubblico si aspetterebbe un film sulla “sopravvivenza nello spazio”, e invece si ritroverebbe davanti a un’opera che mette in discussione il concetto stesso di tempo, memoria e continuità umana. Nolan, forte delle nuove tecnologie visive e delle scoperte scientifiche dell’ultimo decennio, potrebbe costruire un sequel capace di riscrivere il linguaggio stesso della fantascienza cinematografica.

Sarebbe una sorpresa non solo narrativa, ma anche concettuale: non più un film sull’amore come forza che trascende lo spazio-tempo, ma sulla memoria e sull’eredità dell’umanità, sospesa tra la salvezza e l’estinzione.

Kill Bill Vol. 3

Quando Quentin Tarantino annunciò anni fa la possibilità di un terzo capitolo di Kill Bill, i fan impazzirono. Ma più che un semplice sequel, Kill Bill Vol. 3 avrebbe il potenziale di sorprendere davvero, perché potrebbe affrontare il mondo della vendetta da un punto di vista completamente nuovo.

L’idea più suggestiva è quella di portare sullo schermo la figlia di Vernita Green, che nel secondo film abbiamo visto crescere senza essere coinvolta direttamente nella violenza dei suoi genitori. Un nuovo capitolo della saga potrebbe quindi mostrare l’eredità della vendetta: Daryl Hannah, Uma Thurman e gli altri veterani tornerebbero non solo come riferimenti nostalgici, ma come parte di un confronto generazionale che mescola azione, tensione e ironia tarantiniana.

Lo stile visivo sarebbe naturalmente fedele a Tarantino: azione stilizzata, splatter espressivo, colori saturi e regia cinematografica da manuale, con tocchi di samurai-movie e spaghetti western. La sorpresa, però, sarebbe narrativa: non solo un remake delle lotte passate, ma un film capace di rimettere in discussione il concetto stesso di giustizia e vendetta, esplorando l’impatto delle azioni dei genitori sulla nuova generazione.

Se Tarantino decidesse di farlo davvero, Kill Bill Vol. 3 non sarebbe solo un sequel atteso, ma un evento cinematografico globale, capace di sorprendere sia i fan della prima ora sia un nuovo pubblico.

Quale di queste scelte vi entusiasma di più? Avreste voluto vedere qualche altro sequel in top? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram. Per non perdervi aggiornamenti, curiosità e approfondimenti sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

Articolo di Lorenzo Giorgi

Redazione Network NCI

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