di Redazione Network NCI
Halloween è ormai passato e solo una festività ci separa dalla fine del 2025. Con il prossimo anno alle porte, è il momento di cominciare ad esaminare i prossimi film in arrivo nel 2026. In questa top 6, faremo esattamente questo.
Top 6 NCS: Film più attesi nel 2026
Menzione onorevole – The Mandalorian and Grogu
Previsto per maggio 2026, con la regia di Jon Favreau. Il primo vero lungometraggio cinematografico legato alla serie The Mandalorian segna il ritorno di Star Wars al grande schermo dopo anni di assenza e progetti altalenanti. Jon Favreau, mente dietro al successo Disney+ che ha ridefinito il franchise, promette una pellicola più ambiziosa, con valori produttivi al massimo livello e un approccio da “western galattico” che ha reso la serie tanto amata.
La relazione tra Din Djarin (Pedro Pascal) e Grogu sarà finalmente al centro di una storia di scala epica, in cui il legame emotivo tra i due potrebbe scontrarsi con la politica della Nuova Repubblica e le prime ombre del Primo Ordine. È anche il test più importante per capire il futuro cinematografico di Star Wars, se The Mandalorian and Grogu funzionerà, potrebbe aprire un nuovo capitolo per la saga dopo anni di incertezze.
Numero 6 – Project Hail Mary
Previsto per marzo 2026, con la regia di Phil Lord e Christopher Miller. Tratto dal romanzo di Andy Weir (The Martian), Project Hail Mary è una delle produzioni sci-fi più promettenti del decennio. La storia segue Ryland Grace, un astronauta che si risveglia da solo a bordo di un’astronave, senza memoria e con la missione di salvare la Terra da un’estinzione imminente.
È il perfetto terreno di gioco per Lord e Miller, registi capaci di fondere ironia e pathos con una precisione quasi chirurgica: basti pensare a The Lego Movie o Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Ryan Gosling è nel momento perfetto della sua carriera, dopo Barbie e The Fall Guy, è ormai un’icona pop, ma anche un attore capace di ruotare fra dramma e assurdo. La combinazione della sua presenza malinconica con l’inventiva visiva di Lord e Miller promette un film di fantascienza non solo spettacolare, ma anche umano e commovente.
Un racconto di sopravvivenza spaziale che bilancerà l’isolamento esistenziale con il senso di meraviglia cosmica. Se The Martian era la storia di un uomo che combatteva per tornare a casa, Project Hail Mary sarà quella di un uomo che combatte per dare una casa all’umanità.
Numero 5 – The Odyssey
Previsto per luglio 2026, con la regia di Christopher Nolan. Hollywood tenta il colpo più ambizioso di tutti: portare L’Odissea sul grande schermo in una forma epica ma profondamente moderna. La produzione di The Odyssey si presenta come una delle più imponenti mai realizzate, con un budget colossale e un cast che fonde nuove star e interpreti veterani. L’idea di raccontare la storia di Ulisse non come una semplice epopea mitologica, ma come un viaggio psicologico attraverso i traumi della guerra e la nostalgia della casa, rende questo progetto uno dei più affascinanti del panorama cinematografico futuro.
The Odyssey promette di unire spettacolarità e introspezione, mescolando battaglie mitiche con l’angoscia del ritorno. Visivamente, si prospetta un viaggio barocco e visionario, con isole sospese tra sogno e incubo, sirene che ricordano proiezioni dell’inconscio e una colonna sonora che fonderà orchestrazioni classiche e sonorità elettroniche.
Un film che potrebbe ridefinire il mito, ponendo l’accento non sulla gloria dell’eroe, ma sul peso del suo viaggio.
In poche parole: L’Odissea come non l’abbiamo mai vista, antica, moderna e umanissima.
Numero 4 – Toy Story 5
Previsto per giugno 2026, con la regia (si vocifera) di Pete Docter. Quando la Pixar ha annunciato un quinto capitolo di Toy Story, il pubblico si è diviso: il quarto film aveva già chiuso il cerchio con l’addio commovente tra Woody e Buzz, e già quello per alcuni era un passo eccessivo, quindi… che altro c’era da dire?
Eppure, Pete Docter, attuale direttore creativo della Pixar, ha promesso che questo nuovo capitolo “riporterà il cuore della saga là dove tutto è iniziato”.
In altre parole: non sarà solo nostalgia, ma un ritorno alle radici emotive che hanno reso Toy Story una pietra miliare dell’animazione.
Pixar ha dimostrato più volte di saper trasformare l’impossibile in inevitabile: chi avrebbe pensato che Toy Story 3 potesse superare i precedenti, o che Inside Out 2 potesse rinnovare la sua magia?
Le prime indiscrezioni parlano di un film che potrebbe riunire Woody e Buzz, ma con un nuovo punto di vista: quello di Bonnie con la tecnologia, alle prese con il passaggio dai giocattoli fisici a quelli tecnologici. Un tema perfettamente in linea con l’identità di Toy Story, sempre sospeso tra malinconia e rinascita.
Visivamente, Toy Story 5 sarà probabilmente la produzione Pixar più realistica mai realizzata: texture, luci e materiali saranno talmente curati da sfiorare il fotorealismo, senza però perdere l’anima del cartone. Se Toy Story 4 parlava dell’addio, Toy Story 5 potrebbe parlare del ritorno. Un ritorno a casa, ma anche a ciò che rende immortali i ricordi.
Numero 3 – Spider-Man Brand New Day
Previsto per luglio 2026, con la regia Destin Daniel Cretton. Dopo il successo travolgente di No Way Home, il nuovo capitolo dell’Uomo Ragno rappresenta una vera e propria rinascita per il personaggio. Il titolo provvisorio, Brand New Day, richiama l’omonima run dei fumetti scritta da Dan Slott, che segnava un “reset” totale nella vita di Peter Parker dopo gli eventi di Civil War e del famigerato One More Day.
Nel film, Peter sarebbe finalmente solo: nessuno ricorda la sua identità, vive ai margini di New York e sopravvive come un eroe di quartiere, senza il supporto degli Avengers né della tecnologia Stark. Un ritorno alle origini, ma anche una riflessione malinconica sul prezzo dell’anonimato e del sacrificio.
Tom Holland ha raggiunto una maturità attoriale perfetta per questa nuova fase del personaggio. Da adolescente spaesato a giovane adulto ferito, la sua interpretazione promette toni più cupi e realistici, in linea con il nuovo tono. L’inclusione di Punisher e di Tombstone come villain, inoltre, aprono la strada al lato urbanistico del personaggio, che i fan da molto tempo chiedono di vedere.
Spider-Man Brand New Day potrebbe fondere la tensione dei film di Sam Raimi con la sensibilità emotiva di un The Batman: notti piovose, appartamenti disordinati, decisioni morali complesse e un eroe in bilico tra colpa e redenzione. Un film che riporterà Peter Parker al punto di partenza, ma con il peso del mondo sulle spalle.
Un nuovo giorno, sì, ma fatto di ombre, sangue e speranza.
Numero 2 – Dune: Messiah
Previsto per dicembre 2026, con la regia di Denis Villenueve. Dopo il trionfo critico e commerciale di Dune: Part Two, Denis Villeneuve si appresta a chiudere la trilogia con Dune: Messiah, adattamento del secondo romanzo della saga di Frank Herbert.
Ma attenzione: Messiah non sarà solo una continuazione. Sarà la decostruzione del mito di Paul Atreides. L’eroe che aveva unificato i Fremen e sconfitto l’Imperatore si ritrova ora a fare i conti con la trasformazione della sua leggenda in un culto di morte e con un destino che lo spinge verso l’oscurità.
Villeneuve ha già dimostrato una sensibilità unica per l’epica interiore, quella che non si gioca nelle battaglie, ma negli sguardi, nei silenzi, nei deserti che diventano metafore di potere e perdita. Timothée Chalamet, nel pieno della maturità artistica, avrà il compito di incarnare la caduta morale del suo personaggio: da profeta a tiranno.
Florence Pugh e Léa Seydoux, nei ruoli di Irulan e Margot Fenring, introdurranno un lato politico e manipolatorio più freddo e sottile, mentre Austin Butler (Feyd-Rautha) potrebbe riemergere in visioni o sogni, simbolo del conflitto interno di Paul.
Dune: Messiah sarà un film meno spettacolare e più contemplativo rispetto ai precedenti: un’opera di potere e colpa, dove i toni messianici lasciano spazio all’angoscia e alla paranoia. Villeneuve stesso l’ha definito “una tragedia intima mascherata da epopea galattica”, e tutto lascia pensare che sarà qualcosa di inedito per il cinema moderno: un blockbuster che osa essere filosofico, lento, quasi biblico.
Se Dune: Part One raccontava l’ascesa e Part Two la conquista, Messiah sarà la discesa. Il punto in cui l’eroe diventa il mostro e il sogno di redenzione si trasforma in una prigione divina.
Numero 1 – Avengers: Doomsday
Previsto per dicembre 2026, con la regia dei fratelli Russo. Dopo anni di build-up e una serie di incertezze creative post-Endgame, Avengers: Doomsday rappresenta la scommessa definitiva della Marvel.
Il film dovrà rilanciare l’intero universo condiviso con un evento in due parti (seguito da Secret Wars nel 2027) e introdurre sul grande schermo il nuovo grande antagonista cosmico: Victor Von Doom, alias Dottor Destino. Il titolo, evocativo e solenne, non lascia spazio a dubbi, sarà il giorno del giudizio per gli Avengers e per l’MCU stesso.
La presenza di Dottor Destino, un personaggio capace di eguagliare e forse superare Thanos in carisma e complessità, potrebbe finalmente restituire all’MCU un villain degno del nome Avengers.
In molti credono che il film servirà anche da punto di unione tra più universi: l’introduzione ufficiale dei Fantastici Quattro nel nostro universo, il ritorno di Spider-Man negli Avengers, forse con Tobey Maguire e Andrew Garfield al seguito, e un cameo annunciato come “storico”, ad esempio di Wolverine (Hugh Jackman), potrebbero fare di Doomsday il crossover definitivo.
La morte non sarà più un semplice colpo di scena, ma una conseguenza inevitabile delle scelte dei protagonisti.
La distruzione del multiverso, la fusione di linee temporali e l’ascesa di Doom come messia tecnologico e tiranno mistico creeranno una tensione senza precedenti. Visivamente, si parla di un’estetica che unirà il gotico e il cosmico: castelli fluttuanti, energia quantistica e magia nera in un’unica visione barocca e devastante.
Questo non sarà solo un film, ma l’evento cinematografico del decennio.
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Articolo di Lorenzo Giorgi
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