L’universo Marvel, al cinema, ha avuto il merito di introdurre al pubblico molti personaggi per lo più sconosciuti. I Guardiani della Galassia, Dottor Strange, Ant-Man, sono solo alcuni degli esempi di personaggi diventati conosciuti grazie al MCU. E adesso che la seconda saga sta per finire, ci chiediamo: chi saranno i nuovi membri di spicco del Marvel Cinematic Universe? In questa Top 6, cercheremo di predirre alcuni di questi futuri nuovi volti della Marvel sul grande schermo.
Adam Brashear, alias Blue Marvel, è uno di quei personaggi che nei fumetti Marvel è sempre rimasto in una sorta di limbo tra leggenda e occasione mancata. Creato come un eroe negli anni ’60 con poteri paragonabili a quelli di Superman, forza, velocità, resistenza, volo e manipolazione dell’energia, fu tenuto nell’ombra a causa delle tensioni razziali dell’epoca. La sua storia è quindi intrisa di dramma e rilevanza politica: un uomo che avrebbe potuto essere il volto di una generazione di supereroi, ma che venne dimenticato perché “troppo scomodo”.
Nel MCU post-Multiverso, introdurre Blue Marvel sarebbe un colpo narrativo fortissimo. Da un lato darebbe profondità storica, collegando i supereroi a decadi passate in cui la società non era pronta ad accettarli; dall’altro lo porrebbe come una sorta di figura mitica, un veterano che torna quando la Terra ha più bisogno di lui. Potrebbe essere presentato come un eroe “dimenticato” che Nick Fury o Carol Danvers conoscono, ma che è rimasto lontano dai riflettori per decenni.
A livello di tono visivo, Blue Marvel richiederebbe una resa elegante e imponente: un costume che unisce linee retrò da eroe anni ’60 con un tocco futuristico, quasi cosmico. Il suo look potrebbe essere la sintesi perfetta tra i colori classici Marvel e il minimalismo di un design moderno.
Per il casting, due nomi possibili:
Una scelta ideale potrebbe essere John David Washington (Tenet), capace di dare carisma, drammaticità e fisicità.
In alternativa, Aldis Hodge (Black Adam, One Night in Miami), già visto in ruoli da eroe possente, potrebbe incarnare con naturalezza la presenza regale e il peso morale di Adam Brashear.
Blue Marvel non sarebbe solo un nuovo supereroe: sarebbe il simbolo di una verità nascosta, un personaggio che ridefinirebbe il passato e il futuro del MCU, preparando il terreno per nuove saghe cosmiche.
Tra i tanti personaggi legati al mondo “ragnesco”, Jessica Drew alias Spider-Woman è quello con più potenziale per portare una ventata di novità nel MCU. A differenza di Peter Parker, Jessica non è semplicemente un’eroina da quartiere: la sua origine è profondamente connessa a trame di spionaggio, organizzazioni segrete e doppi giochi che ricordano più Black Widow che Spider-Man. Cresciuta in un contesto oscuro e manipolata dall’HYDRA, Jessica ha un background che unisce il dramma personale alla tensione politica, rendendola il perfetto ponte narrativo tra il lato terrestre e quello cosmico del Marvel Universe.
Nel MCU di Disney e Kevin Feige post-Multiverso, Spider-Woman potrebbe diventare la chiave per legare le trame di S.W.O.R.D. (già introdotta in WandaVision), gli Skrull di Secret Invasion e perfino la futura saga cosmica con i Fantastici Quattro. La sua duplice identità, eroina e spia, permetterebbe di esplorare un tono più cupo, quasi da thriller, mescolando supereroismo e paranoia politica.
A livello visivo, il costume di Jessica Drew è uno dei più iconici della Marvel, con il rosso e il giallo che risaltano in modo quasi psichedelico. Una sua versione cinematografica potrebbe puntare a un mix tra la fedeltà ai colori originali e una rivisitazione più tattica e moderna, mantenendo però l’inconfondibile simbolo a forma di ragnatela sul petto e la maschera che copre gran parte del volto.
Per il casting, due ipotesi forti:
Daisy Edgar-Jones (Fresh, Normal People): perfetta per dare intensità emotiva e vulnerabilità a un personaggio che vive tra le ombre del suo passato.
Ana de Armas (No Time to Die, Blade Runner 2049): una scelta di maggiore star power, capace di bilanciare sensualità, carisma e fisicità, qualità ideali per una spia-eroina come Jessica Drew.
Spider-Woman sarebbe quindi non solo una nuova protagonista femminile nel MCU, ma anche un personaggio in grado di cambiare le dinamiche di potere, riportando lo spionaggio e l’intrigo al centro di una narrativa che, dopo tante battaglie cosmiche, potrebbe aver bisogno di tornare alla tensione più terrena.
Nel vasto universo Marvel, pochi personaggi hanno un’aura così unica come Doreen Green, alias Squirrel Girl. Apparentemente “ridicola” per i suoi poteri, agilità sovrumana, forza potenziata e la capacità di comunicare con gli scoiattoli, in realtà Squirrel Girl è diventata col tempo un’eroina amatissima dai fan, capace di battere avversari incredibili (persino Thanos nei fumetti) con una combinazione di astuzia, tenacia e ottimismo contagioso.
Il suo arrivo nel MCU post-Multiverso avrebbe un impatto diverso da quello di altri personaggi: Squirrel Girl potrebbe essere la chiave per riportare leggerezza e umorismo senza scadere nel grottesco. Dopo anni di trame oscure e battaglie cosmiche, il suo tono più ironico ma al tempo stesso genuino funzionerebbe come una boccata d’aria fresca, ricordando al pubblico che l’eroismo non deve sempre essere cupo o tragico. Potrebbe inserirsi come outsider che finisce coinvolta per caso in grandi eventi, dimostrando però di avere qualità uniche che la rendono indispensabile.
Dal punto di vista estetico, il costume di Squirrel Girl dovrebbe mantenere un tono allegro e accessibile, con richiami fumettistici ma senza risultare troppo caricaturale. Una giacca con inserti pelosi, la classica coda, e un design che la renda simpatica ma anche pratica per il combattimento urbano. Visivamente, sarebbe il ponte ideale tra la colorata estetica Marvel dei fumetti e lo stile più realistico dell’MCU.
Per il casting, due scelte possibili:
Milana Vayntrub, che già aveva interpretato Squirrel Girl in un pilot mai andato in onda: la scelta più fedele e amata dai fan.
Zoey Deutch (Set It Up, Not Okay): perfetta per dare vitalità, energia e umorismo al personaggio, con un carisma giovane e fresco che la renderebbe irresistibile sul grande schermo.
Squirrel Girl non sarebbe quindi un semplice personaggio “comico”: rappresenterebbe l’idea che anche un’eroina apparentemente improbabile possa cambiare le sorti di una battaglia. E nel caos narrativo del nuovo MCU, una figura così ottimista e fuori dagli schemi potrebbe diventare proprio la sorpresa più gradita.
Il nome Nova è legato a una tradizione gloriosa nei fumetti Marvel e nel MCU rappresenterebbe una vera e propria svolta per l’espansione cosmica. Che si scelga Richard Rider, il primo Nova, o Sam Alexander, la versione più giovane e moderna, il concetto rimane lo stesso: un membro del Nova Corps, l’organizzazione intergalattica introdotta già in Guardiani della Galassia, che acquisisce poteri straordinari e diventa uno dei più grandi difensori dell’universo.
Dopo la distruzione di Xandar, accennata in Avengers: Infinity War, introdurre Nova nel post-Multiverso sarebbe narrativamente naturale: potrebbe essere l’ultimo sopravvissuto del Nova Corps, caricato con l’intera “Nova Force” e condannato a portarne il peso. Ciò lo renderebbe non solo un guerriero potentissimo, ma anche un personaggio tragico, che porta sulle spalle la memoria di un popolo sterminato. In termini di dinamiche, Nova potrebbe diventare un alleato dei Fantastici Quattro, un ponte con Captain Marvel, e persino una figura chiave nelle battaglie cosmiche contro minacce come Galactus o Annihilus.
Visivamente, il costume di Nova ha tutto il potenziale per diventare iconico: l’elmo dorato con la stella, l’armatura blu scuro con dettagli luminosi, e un design che richiami tanto la classicità del fumetto quanto l’epicità cosmica dell’MCU. Con gli effetti visivi attuali, la Nova Force potrebbe esplodere sullo schermo con una spettacolarità pari a quella del Doctor Strange o di Captain Marvel, creando uno degli eroi visivamente più impressionanti mai visti al cinema.
Per il casting, due ipotesi perfette a seconda della versione scelta:
Richard Rider: Dacre Montgomery (Stranger Things, Power Rangers) porterebbe carisma giovane, fisicità e quel mix di dramma e determinazione che renderebbe Rider un eroe tormentato ma affascinante.
Sam Alexander: Xolo Maridueña (Blue Beetle, Cobra Kai) sarebbe l’ideale per dare un volto fresco e latino a un Nova adolescente, rappresentando la nuova generazione di eroi Marvel.
Nova sarebbe quindi il volto perfetto per rilanciare l’MCU cosmico: un eroe con il peso del passato e la responsabilità del futuro, pronto a incarnare l’epicità di una nuova fase narrativa.
Se c’è un personaggio Marvel capace di ribaltare i toni del MCU, quello è sicuramente Ghost Rider. Che si tratti di Johnny Blaze, lo stuntman maledetto, o di Robbie Reyes, il giovane che guida una muscle car infernale, l’essenza del personaggio resta la stessa: un uomo (o ragazzo) dannato che diventa l’avatar della Vendetta, incatenato a un demone ma guidato da un forte senso di giustizia.
Ghost Rider introdurrebbe nel MCU un lato che fino a ora è stato appena accennato: quello soprannaturale e horror. Dopo le avventure cosmiche e multiversali, il suo ingresso aprirebbe scenari cupi, inquietanti, legati a demoni, inferni e magie oscure. Immaginarlo accanto a personaggi come Doctor Strange, Blade e Moon Knight significherebbe gettare le basi per i Midnight Sons, una squadra dark e alternativa agli Avengers.
A livello visivo, Ghost Rider potrebbe diventare una delle icone più spettacolari mai viste sul grande schermo: il teschio fiammeggiante, le catene incandescenti, la moto (o l’auto di Reyes) che brucia d’inferno sulla strada. Un design fedele ai fumetti ma reso con effetti visivi moderni trasformerebbe ogni sua apparizione in un evento.
Per il casting, due idee forti:
Johnny Blaze: Norman Reedus (The Walking Dead) è da anni la scelta dei fan. La sua aura tormentata, l’aspetto da biker e la voce roca lo rendono un candidato perfetto.
Robbie Reyes: Gabriel Luna (che già lo ha interpretato in Agents of S.H.I.E.L.D.) potrebbe tornare in una versione “ufficiale” MCU, o in alternativa Diego Tinoco (On My Block) per dare freschezza e modernità al personaggio.
Narrativamente, Ghost Rider sarebbe una mina vagante: non un eroe nel senso classico, ma una creatura oscura che si allea solo quando le circostanze lo costringono. La sua presenza alzerebbe il livello di pericolo e maturità dell’MCU, avvicinandolo a un tono più adulto senza perdere spettacolarità.
Se c’è un gruppo di eroi che il pubblico attende con impazienza, sono senza dubbio gli X-Men. Dopo decenni di adattamenti cinematografici con la Fox, il loro ingresso ufficiale nel Marvel Cinematic Universe segna non solo un momento di svolta, ma la possibilità di ridefinire l’intero equilibrio narrativo post-Saga del Multiverso.
Gli X-Men non sono solo una squadra di supereroi: rappresentano l’allegoria più potente della Marvel, quella della diversità e dell’emarginazione. In un mondo già abituato agli Avengers e agli alieni, l’arrivo dei mutanti sarebbe percepito come una nuova minaccia, capace di risvegliare paure e conflitti sociali. Questo li renderebbe immediatamente rilevanti, ancorando il loro debutto non solo a battaglie spettacolari, ma anche a temi politici e culturali universali.
Il tono visivo degli X-Men nel MCU potrebbe spingersi verso qualcosa di radicalmente nuovo: meno latex nero alla Matrix, più un equilibrio tra la fedeltà fumettistica (costumi colorati ma funzionali) e una rappresentazione realistica, quasi militare, che li renda credibili come squadra di guerrieri addestrati. Ognuno con un design che rifletta la propria identità: l’austerità di Ciclope, la ferocia di Wolverine, l’eleganza di Tempesta, l’iconicità di Jean Grey.
Per il casting, le possibilità sono infinite, ma alcune idee già fanno sognare i fan:
Ciclope: Nicholas Hoult (The Great, Mad Max: Fury Road), perfetto per rendere il leader tanto carismatico quanto tormentato.
Jean Grey: Saoirse Ronan, capace di portare intensità e fragilità a un personaggio complesso.
Wolverine: qui serve qualcuno che non imiti Hugh Jackman ma porti qualcosa di nuovo; Taron Egerton è uno dei nomi più forti.
Tempesta: Jodie Turner-Smith (Queen & Slim) o Kiki Layne (The Old Guard) potrebbero incarnare la sua regalità e potere.
Narrativamente, l’MCU potrebbe introdurli gradualmente: prima accenni e cameo (come già fatto con Charles Xavier in Doctor Strange in the Multiverse of Madness), poi un’esplosione vera e propria con un film dedicato, X-Men: Mutant Genesis, che li posizioni come la nuova spina dorsale del franchise, pronti a ereditare il posto lasciato dagli Avengers.
Gli X-Men non sarebbero solo un’aggiunta: sarebbero il cuore pulsante del prossimo grande capitolo del MCU, capaci di fondere spettacolo, emozione e allegoria sociale come nessun altro gruppo di eroi.
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Articolo di Lorenzo Giorgi
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