di Gabriele Di Nuovo
4. L’idiota (1951)
Con un’ambientazione completamente differente rispetto ad altri suoi titoli, “L’idiota” è basato sull’omonimo romanzo di Dostoevskij. Oltre a mostrare così il suo amore per la letteratura occidentale, Kurosawa la fa sua per raccontare tematiche ricorrenti nelle sue pellicole, come la pazzia.
Ambientando il racconto durante il secondo dopo guerra, Akira Kurosawa mette in scena una storia d’amore e pazzia tragica. Inizialmente il film venne stroncato da pubblico e critica, ma dopo anni venne rivalutato grazie ad una pellicola che tratteremo qui successivamente.
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3. La sfida del samurai (1961)
Inserito da Empire al 95° posto nella classifica dei 500 più grandi film di tutti i tempi, “La sfida del samurai” non è solo una delle pellicole più famose del regista, ma una delle più riadattate. Semplice nella sua struttura e nel suo racconto, la pellicola vede un ronin, interpretato dal fedelissimo Toshiro Mifune, fermare un’organizzazione criminale di un villaggio.
Famosa è la causa di plagio avvenuta tra la ToHo e Sergio Leone con il suo “Per un pugno di dollari”. L’ignaro regista italiano non era a conoscenza dell’esistenza del film di Kurosawa, tanto che il primo film della trilogia del dollaro è una riproduzione quasi in scala 1:1 della pellicola del regista giapponese. Ma nonostante questo, a modo loro le due pellicole sono diverse e sono entrate ugualmente nell’Olimpo del cinema.
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