di Piergiuseppe Pinto
4. Giratina
Entriamo nella quarta generazione, una delle più iconiche e con il più alto numero di leggendari. In classifica non può non esserci Giratina, il Pokémon Ribelle. Già con questo nome, non può non catturare l’attenzione. Nella mitologia Pokémon, che finalmente viene fuori con Diamante, Perla e Platino (gioco dedicato proprio a Giratina), il Pokémon di tipo Spettro/Drago (associazione di tipi strepitosa) è praticamente Satana, colui che si è ribellato ad Arceus. Il Dio dei Pokémon, per punizione, lo ha confinato nel Mondo Distorto, abitato soltanto da Giratina. Platino gli regala due forme: Forma Originale e Forma Alterata. A lui è anche dedicato un film: “Giratina e il Guerriero dei Cieli”. Storia molto interessante, statistiche devastanti, una mossa fenomenale come Oscurotuffo: davvero si può pensare di escluderlo?
5. Darkrai
Sognare non è sempre bello: Darkrai ne è la prova. Il Pokémon Neropesto, uno dei misteriosi della quarta generazione, è conosciuto come il Pokémon che conduce in un mondo di incubi che porta a tanta sofferenza. Darkrai è la controparte di Cresselia, e compare nelle notti di Luna nuova, come l’isola dove è possibile incontrarlo grazie alla Scheda Soci in Diamante, Perla, Platino e nei remake. Nel film l’ascesa di Darkrai, si nota come in realtà sia un Pokémon buono, che ha a cuore il benessere degli altri esseri viventi, e che non si fa remore ad affrontare le divinità del tempo e dello spazio, Dialga e Palkia, per proteggere Alicia e Alamos. La combinazione Vuototetro/Mangiasogni/Incubo, insieme all’abilità Sogniamari che riduce i PS di un Pokémon addormentato, è micidiale, soprattutto se si considerano velocità e attacco speciale di Darkrai, uno dei Pokémon più forti di sempre.
6. Arceus
Il Dio dei Pokémon. C’è davvero da aggiungere altro? Arceus è il Pokémon perfetto. Non ha punti deboli ed è devastante: la possibilità di variare tipo con le Lastre gli permette di assorbire ogni singolo attacco. A lui si devono la creazione del mondo dei Pokémon e la salvezza della Terra, dato che, come rivelato in “Arceus e il Gioiello della Vita”, il Pokémon Primevo salvò il pianeta da un asteroide. La sua mossa peculiare è forse la più bella di sempre: Giudizio, che varia il suo tipo a seconda della lastra che gli si dà nel gioco. L’incontro è clamorosamente iconico: andare sulla Vetta Lancia, suonare il Flauto Cielo e salire su una scala di luce per affrontarlo, trovandolo al livello 80, il più alto per un Pokémon selvatico. A lui è dedicato l’ultimo gioco uscito, Leggende Pokémon: Arceus, a dimostrazione di un’innegabile importanza in questo franchise.
Menzione d’onore
Una menzione d’onore la merita Zacian, il leggendario di Pokémon Spada. La merita perché la sua storia, insieme naturalmente a quella di Zamazenta, è una delle cose meglio riuscite di queste ultime generazioni. Un Eroe, prima che un Leggendario, che osò sfidare insieme alla sua controparte il pericolosissimo Eternatus e per questo perse parte del suo potere. La forma nella quale lo si trova nel gioco, Eroe di Mille Lotte, dà l’idea del suo passato, ben visibile nelle sue ferite. Quando ritrova la Spada rovinata, però, riacquista la sua forma originale, Re delle Spade, passando da Folletto a Folletto/Acciaio e tenendo in bocca una spada, ricordando Sif di Dark Souls. Un Pokémon iconico in un marasma di confusione che è stato l’insieme delle ultime generazioni.
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