Se oggi conosciamo il mondo dobbiamo ringraziare chi prima di noi lo ha esplorato e scoperto, portando a compimento grandi imprese, alcune quasi impensabili. Vogliamo quindi celebrare questi pionieri con la nostra Top 6 NCI sui viaggi che hanno cambiato la storia!
Oggi per raggiungere la Cina dall’Italia bastano 10 ore di volo, ma all’epoca di Marco Polo non era tutto così semplice. Partito nel 1271, all’età di soli 17 anni, Marco riuscì a superare il confine del mondo fino ad allora conosciuto e nel 1275 giunse a Cambaluc, l’attuale Pechino. Giunto in Cina, come descrive nel suo Milione, vide per la prima volta la carta e la stampa, i fuochi d’artificio, i fiammiferi, le porcellane che riporterà alla Serenissima. Ancora prima, in Asia centrale, Marco dice di aver osservato per la prima volta il petrolio, il carbon fossile e l’amianto.
Marco Polo, uno dei viaggiatori più famosi nel mondo, raggiungendo la Cina attraversando la Via della seta, ha certamente cambiato la storia ampliando i confini ad un modo quasi del tutto sconosciuto: l’Oriente.
Le prime spedizioni alla ricerca dell’Antartide fallirono. Ma, durante il secondo dei suoi viaggi, dal 1772 al 1775, il capitano James Cook si avvicinò molto alla “terra meridionale sconosciuta” (così era chiamata all’inizio del XIX secolo dagli esploratori) e non la raggiunse per “soli” 128 km. Dopo Cook le spedizioni ripresero e il 27 gennaio 1820 il capitano Fabian von Bellingshausen avvistò una prominenza del continente antartico: la Terra della Regina Maud. Tre giorni dopo anche l’ufficiale navale britannico Edward Bransfield avvistò la punta della Penisola Antartica.
Tuttavia, il primo a mettere piede sulla terra antartica nel 1821 fu John Davis, cacciatore di foche ed esploratore. Circa un secolo più tardi l’esploratore norvegese Roald Amundsen raggiunse l’Antartide il 14 dicembre 1911. A distanza di poco più di un mese, ci arrivò anche Robert Falcon Scott.
Una serie di viaggi animati da un’accesa rivalità per poter annunciare al mondo la scoperta di un nuovo continente completamente ghiacciato, ora importantissimo centro di esplorazione scientifica.
La prima circumnavigazione del globo fu portata a termine dal navigatore portoghese Ferdinando Magellano al servizio della corona spagnola. Nel primo decennio del 1500, Magellano ottenne una carta geografica che suggeriva un possibile passaggio per l’Oceano Pacifico. Così, il 10 agosto 1519, partì dal porto di Siviglia sicuro di poter raggiungere l’Asia senza dover circumnavigare l’Africa. Finalmente, il 28 novembre 1520 tre delle cinque navi della flotta attraversarono il passaggio oggi noto come Stretto di Magellano e raggiunsero l’Oceano Pacifico.
Il viaggio continuò sino alle Filippine, dove l’esploratore portoghese morì. In seguito alla morte di Magellano solo una delle due navi rimaste, la Victoria, riuscì a fare ritorno al porto di Siviglia il 6 settembre 1522, al comando di Juan Sebastian Elcano. Era stata portata a termine la prima circumnavigazione del globo. Un’impresa incredibile che ha rivoluzionato la storia dimostrando che la Terra è una sfera, che la circonferenza del pianeta è maggiore di quanto avessero mai pensato tutti i geografi e che l’America poteva essere circumnavigata.
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