Se si prende un mappamondo e si cerca un Paese chiamato Zaire, si è destinati solo a perdere tempo. Tuttavia, questo è stato il nome dell’attuale Repubblica Democratica del Congo quando, nel 1974 ha preso parte al suo unico Mondiale. Lo Zaire, tra il 1968 e il 1974 è stata probabilmente la Nazionale più forte dell’Africa. Nella fase finale di qualificazione per Germania Ovest i congolesi battono a sorpresa il Marocco e accedono alla kermesse iridata, ma qui cominciano i dolori.
I congolesi pagano lo scotto di un dislivello tecnico troppo elevato con le altre formazioni del girone, ovvero Jugoslavia, Scozia e il Brasile di Rivelino: contro la Scozia arriva una sconfitta per 2-0, mentre contro la Jugoslavia lo Zaire patisce un sonoro 9-0. A quel punto, il dittatore Mobutu minaccia i giocatori della Nazionale; in caso di eccessivo passivo pure con il Brasile (ovvero più di 3 gol di scarto), i giocatori sarebbero stati uccisi, così come i loro famigliari. Qui nasce uno degli episodi più famosi della storia dei Mondiali, ovvero la famosa punizione al contrario, un atto di disperazione dei congolesi. Ad ogni modo, la partita finisce 3-0 per la Seleçao, risultato che evita una tragica fine ai calciatori dello Zaire.
Tutte le squadre di calcio vivono di cicli, comprese le Nazionali meno illustri. È il caso del Kuwait, che tra il 1976 e il 1984 ha vissuto il suo ciclo d’oro, vincendo una Coppa d’Asia, collezionando un secondo e terzo posto sempre in questa competizione, e soprattutto qualificandosi ai Mondiali del 1982. I kuwaitiani, vengono inseriti nel girone con Inghilterra, Francia e Cecoslovacchia, decisamente squadre non da poco. Tuttavia, riescono a non sfigurare, chiudendo sì ultimi, ma pareggiando per 1-1 la gara d’esordio contro la Cecoslovacchia (guidata tra l’altro dall’inventore del cucchiaio, Panenka), mentre contro la Francia il tabellino recita un 4-1 in favore di Platini e soci. Infine, arriva una onorevole sconfitta per 1-0 contro i Tre Leoni.
Il bilancio del Kuwait a Spagna ’82 recita così: 2 sconfitte e 1 pareggio, 6 reti incassate e 2 fatte, 1 punto conquistato.
Torniamo al Mondiale di Germania 1974, dove oltre lo Zaire c’è anche un’altra sorpresa, Haiti. La formazione viene sorteggiata in un girone di ferro con Italia, Argentina e Polonia, venendo quindi logicamente relegata a squadra materasso. Tuttavia, la formazione di Port au Prince fa in tempo a togliersi una soddisfazione abbastanza clamorosa, passando in vantaggio nel match d’esordio contro gli Azzurri, salvo poi venire rimontata per 3 reti a 1. La seconda partita del girone sancisce l’eliminazione matematica degli isolani, che perdono per 7-0 contro la Polonia, mentre l’ultima partita del girone finisce 4-1 in favore dell’Argentina.
Insomma, un sogno durato soltanto tre partite, eppure rimasto nei ricordi di tutti gli haitiani, consci di aver fatto la storia in quell’estate del 1974.
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