Con la seconda stagione disponibile su Netflix, The Witcher si afferma un dei migliori prodotti originali della piattaforma, con anche la possibilità di prendere il posto vacante che ha lasciato Game of Thrones nell’oramai lontano 2019. In attesa di ufficialità di una futura terza stagione, ecco a voi 5 curiosità sulla serie che potreste non sapere.
Che ci fosse in programma un progetto live action dell’universo di The Witcher si sapeva da ben prima dell’ufficialità della prima stagione. Ma i piani originali andavano in un’altra direzione. Difatti i produttori avevano pensato di adattare la storia come se fosse un film. Fu poi Kelly Luegenbiehl, vice presidente di Netflix International Originals a esporre i sui dubbi riguardo all’efficacia di una pellicola nell’esporre la complessa storia raccontata nei libri.
Come sappiamo, da prima che lo show debuttasse su Netflix, esistono sia i libri che i videogiochi. Ma la serie, è stato più volte confermato, prende spunto solamente dal cartaceo, essendo i videogiochi stessi un’adattamento postumo della storia originale. L’ideatrice e showrunner della serie Lauren Schmidt Hissrich ha dichiarato che come nel videogioco, basandosi sulle storie già esistenti, è stata presa una direzione, loro ne prenderanno un’altra. Aggiunge che inoltre ci sono tantissime storie da raccontare che aggiungono dettagli sulle politiche e i modi di fare di quel mondo e che la serie le prenderà molto in considerazione.
Da qualche giorno il PETA ha deciso di boicottare la serie perché apparentemente sul set venivano usati animali veri, invece degli effetti in CGI. In un loro comunicato affermano che, nonostante non siano stati usati in scene pericolose, il semplice atto di usarli per le scene, separandoli prematuramente dalla madre sarebbe da condannare.
Nel comunicato in realtà si fa riferimento a The Witcher solo come capro espiatorio, sottolineando che tutti i prodotti che fanno uso di animali vivi sul set sono da boicottare. Di certo questa è una tematica molto delicata e bisogna approfondirla per bene prima di accusare qualcuno.
L’attore che dà il volto al protagonista, Henry Cavill, è un grande videogiocatore. Quando l’attore si rivelò il volto del più famoso cacciatore di mostri, ci fu un bel riscontro dai fan. Ma Cavill stesso rivelò più volte di essere un grande fan della saga in generale. Ha letto tutti i libri e completato i vari giochi e ha dichiarato di essere onorato di interpretare il ruolo. Inoltre ha fermamente voluto girare da solo tutte le scene d’azione, senza l’aiuto di trucchetti di telecamera per far sembrare che stesse combattendo lui.
Questo dimostra semplicemente l’impegno e la dedizione che l’attore ci mette nella serie.
A seguito del grande successo della prima stagione, Netflix ha deciso di espandere l’universo con 2 prequel canonici. Il primo uscito è The Witcher: Nightmare of the Wolf. Lungometraggio animato disponibile su Netflix dal 23 agosto 2021, si incentra sul maestro di Geralt, Vesemir, ripercorrendo le sue origini.
Il secondo è The Witcher: Blood Origin. Ambientato molti anni prima della serie principale, racconta le origini del primo Witcher e degli eventi che portarono alla “congiunzione delle sfere”. Per il momento abbiamo solo il primo teaser.
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di Andrea Antinori
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