Cinema & Serie TV

“The Twits”: Netflix annuncia un nuovo film ispirato all’amata storia di Roald Dahl

Nella giornata di ieri, Netflix ha annunciato sui propri canali social che presto arriverà sulla propria piattaforma “The Twits” (Gli Sporcelli), un film d’animazione ispirato all’iconico romanzo del 1980 scritto da Roald Dahl

Roald Dahl torna a essere la musa di Netflix

La storica figura dell’autore britannico Roald Dahl ha ispirato alcuni dei migliori registi degli ultimi decenni. Tra i film noti si annoverano sicuramente “Fantastic Mr. Fox” di Wes Anderson, “Il GGG – Il grande gigante gentile” di Steven Spielberg e “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton. Inoltre, due altre sue storie arriveranno entro la fine dell’anno: inizieremo con il mediometraggio “La Meravigliosa Storia di Henry Sugar” (clicca qui per tutti i dettagli) di Wes Anderson su Netflix e concluderemo con “Wonka,” con Timothée Chalamet, in arrivo il prossimo dicembre.

Con il prossimo mediometraggio del maestro Anderson, avremo la seconda produzione ispirata alle opere dello scrittore. Ma non sarà l’ultima, poiché da qualche anno Netflix ha acquisito la Roald Dahl Story Company, e la loro terza futura collaborazione ci regalerà “The Twits” (Gli Sporcelli), una nuova pellicola animata in uscita nel 2025, scritta e diretta da Phil Johnston (Ralph Spacca Internet). Il progetto è stato descritto da Netflix come una storia incentrata “sulle persone più puzzolenti e cattive del mondo e sui due coraggiosi orfani che cercano di superarle“.

Inoltre, l’opera è stata al centro dell’attenzione per diverso tempo all’inizio del 2023, a causa della controversia riguardante l’editore britannico Puffin Books, che aveva annunciato l’intenzione di modificare alcune battute all’interno dei romanzi di Dahl per eliminare possibili connotazioni offensive e rendere alcune espressioni più inclusive dal punto di vista di genere. Tra i romanzi interessati vi è “Gli Sporcelli“, in cui una battuta nei confronti della signora Twit non sarebbe più “orrenda e bestiale” ma semplicemente “bestiale“. Sarà interessante vedere se Netflix adotterà queste modifiche o deciderà di rimanere fedele all’opera originale di Dahl.

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Filippo D'Agostino

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