di Riccardo Rizzo
In arrivo nelle sale italiane il prossimo 20 marzo, The Monkey è il nuovo film scritto e diretto da Oz Perkins, già autore di Longlegs (2024) e regista di Gretel e Hansel (2020). La pellicola è tratta dall’omonimo racconto breve di Stephen King, originariamente pubblicato sulla rivista Gallery nel novembre del 1980.
Una trama superficiale e fin troppo secondaria
The Monkey racconta la storia dei gemelli Hal e Bill Shelburn, che un giorno, rovistando tra le cose del padre, trovano una misteriosa scimmia giocattolo. Presto i due scoprono che, ogni volta che viene attivata, qualcuno nelle vicinanze trova la morte in un modo sempre più assurdo. E così la trama si sviluppa con il tentativo di Bill sfuggire ai traumi del suo passato e di distruggere il giocattolo maledetto.
Il racconto è in linea con l’originale di Stephen King, ma nella pellicola Perkins lo ribalta, investendolo di un ironia e un umorismo fin troppo dominante, con la produzione che si concentra principalmente sulle scene splatter e sul gore più esplicito. Il tutto raggiunge livelli tali da risultare quasi stucchevole, con un abuso di questa tipologia di scene.
Ne consegue un intreccio lineare e prevedibile, con gli eventi che si susseguono senza delle effettive conseguenze sui personaggi, che assistono a una serie infinita di morti sempre più violente senza mai reagire. A questo si somma poi una qualità dei dialoghi tutt’altro che impeccabile; con questi che soprattutto nella seconda metà del film risultano scontati e ridondanti. Emblematico a tal proposito il rapporto tra Hal e il figlio Petey, con i due che non sembrano venir toccati dagli eventi circostanti e dalle azioni dell’altro.
Una commedia splatter
L’opera di Oz Perkins si propone come una commedia splatter che non riesce a proporre nulla di nuovo, limitandosi a offrire per 98 minuti una sequela di sangue e morti violente, con un’escalation finale che tende quasi al surreale. Col senno di poi dunque sarebbe stato meglio rimanere più accostati ai toni del racconto originale.
Se quindi siete in cerca di un’esperienza horror o di una narrazione più tradizionale, forse fareste meglio a rivolgervi ad altro. Se invece siete in cerca di un’esperienza gore senza pretese e con moltissimi riferimenti alla bibliografia di Stephen King, The Monkey potrebbe farvi passare una bella serata.
Nonostante i suoi limiti, la produzione offre infatti delle buone trovate registiche e un ottimo accompagnamento musciale, che insieme mettono in scena le disavventure del cast di personaggi, che oltre a una piccola comparsa di Elijah Wood vede anche la buona interpretazione di Theo James (Divergent, The Gentlemen) nei panni dei due gemelli.
VOTO: 5.5
PRO:
- Comparto audio e musicale;
- Performance di Theo James;
- Regia;
- Easter Egg e riferimenti alle opere di Stephen King.
CONTRO:
- Trama fin troppo secondaria;
- Elementi splatter eccessivi e stucchevoli;
- Il racconto si discosta molto dai toni della storia originale.
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