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The Last of Us Parte 2 e il nuovo review bombing

Ci ricordiamo ancora quando, all’uscita di The Last of Us parte 2 nel 2020, il titolo fu sommerso di recensioni negative da parte dell’utenza su Metacritic. Ebbene, la storia sembra destinata a ripetersi. Vediamo assieme le cause che hanno portato a questa nuova ondata di Review Bombing sulla remastered del noto titolo Naughty Dog.

La storia si ripete

The Last of Us parte 2 fu sommerso di recensioni negative quando, nel 2020, raggiunse gli scaffali dei videogiocatori. All’epoca, a generare un certo sgomento e dissenso fu la presenza del personaggio di Abby, figura chiave all’interno del mondo ideato da Neil Druckman.

Molti giocatori, infatti, non apprezzarono l’aspetto fisico del personaggio, che presentava una muscolatura particolarmente accentuata. Questo, insieme ad altre scelte narrative, fece ingiustamente guadagnare al capolavoro di casa Sony una serie di recensioni estremamente basse da parte dell’utenza. Ironicamente, i players non hanno risparmiato nemmeno la remastered uscita da pochi giorni su console PlayStation 5.

 

The Last of Us parte 2 remastered: le cause delle critiche

Come già anticipato, la remastered di TLOU 2 è stata sommersa di recensioni negative sulla piattaforma Metacritic, (se sei interessato alla media attuale clicca qui). Il titolo è arrivato a sfiorare il punteggio di 6.5 come media generale degli utenti, per poi risalire grazie ad una serie di 10 che hanno rialzato il voto a 7.5.

Molte delle critiche sono legate all’effettiva qualità del gioco e di come questa non offra un’esperienza abbastanza differente dal capitolo uscito per ps4. Molti infatti sono rimasti delusi dall’assenza di contenuti aggiuntivi (a esclusioni dei livelli perduti) tali da poter giustificare l’acquisto del gioco. Vero, il titolo offre anche una modalità Roguelike, eppure tutto ciò non è stato abbastanza per soddisfare i giocatori.

Torna anche la Console War

Tra la sfilza di zeri sono presenti anche critiche mosse da utenti che il gioco non l’hanno nemmeno provato. Parliamo infatti della solita console war. Possiamo notare come molti dei voti più bassi siano stati assegnati da giocatori che hanno invece regalato vari 10 su giochi usciti per console Xbox o Nintendo. Azioni del genere non fanno altro che corrodere uno strumento creato da giocatori per giocatori, e che dovrebbe aiutare noi gamer nella scelta di un determinato titolo.

In conclusione, il vero problema di queste remastered non risiede tanto nella loro effettiva qualità, ma quanto più nell’impiego di risorse che sarebbero potute essere destinate per nuovi progetti, rendendo l’industria sempre più stantia e satura di contenuti che non riescono ad impressionare come una volta.

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Francesco Lonigro

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