fbpx The Greatest Hits, la recensione: un viaggio emotivo tra passato e presente
Cinema & Serie TV

The Greatest Hits, la recensione: un viaggio emotivo tra passato e presente

di Nasce Cresce Ignora

Condividi con chi vuoi

Ned Benson, già noto per la sua abilità nel portare sullo schermo crisi personali avvincenti, ci delizia con un nuovo lavoro cinematografico dopo il suo acclamato debutto alla regia con la trilogia di “La scomparsa di Eleanor Rigby”. Questa volta, con The Greatest Hits, Benson ci presenta una storia più intima ma altrettanto intelligente e toccante, che riprende in parte lo schema narrativo della sua precedente trilogia, raccontando le vite interconnesse di Harriet e David.

L’atmosfera che permea il film richiama il cinema di Brad Silberling, con echi di “City of Angels” e “Moonlight Mile”, mentre tracce di quell’entusiasmo musicale tipico di “Alta fedeltà” di Stephen Frears si fondono armoniosamente nella narrazione. Le canzoni diventano non solo la colonna sonora delle loro vite, ma si insinuano nei loro ricordi, come dimostrato dalla cura con cui è inquadrato l’album “Remixes (Blue)” dei Roxy Music.

Nel cuore di *The Greatest Hits*, il pubblico è invitato a un viaggio emozionante e coinvolgente che mescola abilmente elementi di fantascienza con temi profondamente umani. La protagonista, Harriet, interpretata magistralmente da Lucy Boynton, si trova ad affrontare il dolore del lutto e la difficile sfida di confrontarsi con il proprio passato.

 

The Greatest Hits

The Greatest Hits – La connessione tra Musica e Memoria

Uno degli aspetti più affascinanti di The Greatest Hits è la potente connessione tra musica e memoria. Harriet scopre che alcune canzoni hanno il potere di trasportarla indietro nel tempo, riaccendendo ricordi e emozioni legate a momenti passati. Questo elemento aggiunge profondità e complessità alla trama, portando lo spettatore a riflettere sul potere evocativo della musica nelle nostre vite.

Al centro della storia c’è il tema universale del lutto e della inevitabile lotta per accettare la realtà. Harriet è tormentata dal dolore della perdita del suo ragazzo, Max, e si ritrova intrappolata in un ciclo di rimpianto e desiderio di cambiare il passato. Questo conflitto interiore porta lo spettatore a esplorare la complessità delle emozioni legate alla perdita e alla necessità di trovare la forza per andare avanti.

In mezzo al caos emotivo di Harriet, emerge la figura di Morris Martin, interpretato da Austin Crute, che offre una voce di ragione e sostegno. Morris cerca di aiutare Harriet ad affrontare la realtà e a trovare la forza per superare il suo dolore, rappresentando un faro di speranza e comprensione nel suo viaggio emotivo.

Parallelamente al suo percorso di guarigione, Harriet si trova ad affrontare un nuovo interesse amoroso, interpretato da Justin H. Min. Questo aggiunge un elemento romantico alla storia, ma anche nuove sfide e scelte difficili per Harriet. Deve confrontarsi con i suoi sentimenti contrastanti mentre cerca di bilanciare il desiderio di cambiare il passato con la necessità di affrontare il presente e costruire un futuro.

Un finale sorprendente e aperto all’interpretazione

Il film culmina in un finale sorprendente che lascia lo spettatore con una sensazione di dolce incertezza. L’epilogo offre un appiglio alla trama fantascientifica, ma lascia anche spazio a diverse interpretazioni e riflessioni. È un finale che invita lo spettatore a continuare a riflettere sulla natura del tempo, della memoria e delle nostre scelte nella vita.

In sintesi, The Greatest Hits promette di essere un’esperienza cinematografica indimenticabile che mescola fantascienza, emozioni profonde e riflessioni sulla natura umana. Una storia coinvolgente che lascerà il pubblico con molto su cui riflettere.

 

The Greatest Hits

PRO

  • Chimica evidente tra Lucy Boynton e Justin H. Min;
  • Passione condivisa per la musica;
  • Ottima fotografia che cattura l’atmosfera emotiva della narrazione.

 

CONTRO

  • Assenza di una conclusione pienamente soddisfacente
  • Manca la trasmissione efficace delle lezioni apprese, non sfruttando appieno l’interessante premessa del film;

Per continuare a rimanere aggiornati su tutte le ultime lato cinema e leggere altre recensioni, continuate a seguire Nasce, Cresce, Streamma!

 

 

articoli di Amine Houari

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi