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Tech: schede video a prezzi stracciati, il crollo del mercato

di Michele Messina

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Negli ultimi anni, il mercato dei componenti elettronici sta attraversando un periodo di recessione, causato soprattutto dagli effetti a lungo termine della crisi dei semiconduttori. Allo stato attuale, la tech economy stenta a rialzarsi, complici anche le fluttuazioni del mercato generale.

Un etto e mezzo di scheda video, grazie!

Da più di due anni si parla di crisi dei semiconduttori, più o meno dall’uscita di PlayStation 5, l’evento che ha catalizzato l’attenzione pubblica. L’apice della crisi ha segnato profondamente l’industria tecnologica di metà 2020, che ancora mostra i segni delle conseguenze.

Dalle auto, alle console, passando per PC ed elettrodomestici di ogni dimensione, al giorno d’oggi tutto ha un chip. Ma finché si tratta di piccole componenti, le aziende hanno trovato il modo di riciclare vecchie parti e recuperare il materiale necessario. Quelle che hanno risentito più effetti collaterali sono state le tech industry che necessitano di grandi quantità di materia prima per la produzione. Esempio lampante dei devastanti effetti della crisi è la penuria di console next-gen, in primis PlayStation 5 che risulta ancora introvabile. La stessa situazione si è riscontrata nel mercato dei componenti PC, i primi ad essere scomparsi dagli scaffali, anche a causa della quarantena da Covid.

Questa situazione ha occupato gran parte degli investitori della tech economy durante tutto il 2020 e per buona parte del 2021. Per quello che riguarda l’anno corrente, invece, la crisi sembra quasi del tutto riassorbita o comunque si sono trovati gli equilibri necessari alla produzione. Si può dire che il mercato tech si sia quindi ristabilito? Purtroppo no e, come un cane che si morde la coda, il mercato ha trovato il modo di risalire, solo per poi crollare nuovamente.

Il ribaltamento del mercato tech

Come dicevamo, il mercato tecnologico ha ritrovato, seppur brevemente, il proprio equilibrio durante i primi mesi del 2022. E tutto sarebbe andato per il verso giusto se non fossero intervenuti alcuni eventi “esterni” che hanno ribaltato le sorti del mercato.

Tutto è iniziato diversi mesi fa, con una contrazione del mercato delle criptovalute, causata da un calo fisiologico del settore, a gennaio 2022. Il tutto è legato al Merge della blockchain Ethereum, che in pochi giorni ha causato un crunch del settore mining. Molti utenti si sono accorti che il mining via GPU risultava poco vantaggioso e l’intero mercato ha fatto la fine di un castello di carte. Qualcuno ha cercato di salvare il salvabile, ma a dare il colpo di grazia ci ha pensato NVIDIA con la sua GeForce.

L’annuncio delle nuove NVIDIA GeForce RTX 4090 e 4080 ha portato ad un crollo drastico dei prezzi delle schede video della generazione precedente. Molti utenti hanno deciso di compare i componenti più aggiornati, lasciando sugli scaffali centinaia di unità invendute. Molti negozianti hanno dovuto svendere le componenti che avrebbero altrimenti invaso i magazzini, qualcuno si è anche ridotto a venderle per strada.

È il caso di Lê Thành un negoziante vietnamita che, con tanto di bancarella a seguito, ha deciso di vendere le schede video rimaste letteralmente “al chilo”. Come si può vedere dal profilo Facebook del rivenditore, le schede video vengono pesate e vendute ai passanti, come fossero arance. Fermi però, cancellate i biglietti aerei, quella di Lê Thành però, è solo una trovata pubblicitaria, un po’ di satira a buon mercato, è il caso di dirlo.

I prezzi delle schede video sono crollati, ma non hanno ancora raggiunto certi livelli, non resta che aspettare le prossime novità dal mercato. Per rimanere aggiornati, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.

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