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Talenti e promesse: chi saranno i protagonisti del calcio del futuro?

di Cristian Castellini

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Nella comunità calcistica ci si chiede spesso quale sia stato il giocatore più forte della storia. Lionel Messi o Cristiano Ronaldo? Maradona o Pelè? Queste domande pullulano sui social network. Ma non è così frequente trovare chi analizza i giovani con potenziale da top player. Basandosi sui dati provenienti da Transfermarkt, oggi NCC vi propone una lista di talenti che potrebbero esplodere nei prossimi anni e segnare intere generazioni di appassionati.

David Datro Fofana

Di ruolo attaccante, stiamo parlando di un numero 9 veloce e tecnico, non particolarmente alto (1,81 m), che si fa valere sotto porta, personalmente o sfornando assist. David Datro Fofana, classe 2002, viene dalla Costa d’Avorio e si ispira a Didier Drogba, anche se i due giocatori non sono troppo simili. Impiegato anche sulle fasce, Fofana è stato scovato nel campionato ivoriano dal Molde, che negli ultimi tempi ha dimostrato di avere particolare fiuto nel trovare talenti. Un tale Erling Braut Haaland ne è la prova. Datro, dopo una stagione passata nelle retrovie per ambientarsi, si è messo in mostra contribuendo in maniera decisiva alla straordinaria stagione del club norvegese, finita con la vittoria della coppa nazionale e del campionato con 18 punti di distacco sul Bodø Glimt.

Il suo valore non è passato inosservato ai top club europei e fra qualche mese il suo nome riecheggerà fra le mura dello Stamford Bridge. David Datro Fofana sta per atterrare a Londra, sponda Chelsea. Vedremo se riuscirà ad esplodere in una delle squadre più blasonate degli ultimi anni.

Arda Güler

In forza al Fenerbahçe, il giovane trequartista turco Arda Güler sta facendo impazzire i difensori della Süper Lig, mettendosi in mostra anche in una competizione di alto livello come la UEFA Europa League. Alto 1,76 m, può anche essere impiegato come ala destra e ha un bagaglio tecnico notevole per essere solamente un classe 2005. Il talento è cristallino e con molta probabilità un grande futuro lo aspetta. E questo futuro potrebbe passare per la Serie A, dato che secondo la Gazzetta è stato messo nel mirino da Cristiano Giuntoli, attuale dirigente sportivo del Napoli.

Luka Parkadze

La Georgia sembra non smettere di sfornare talenti calcistici. Connazionale di Khvicha Kvaratskhelia, che tanto ha impressionato in patria e all’estero, Luka Parkadze pare sulla buona strada per seguire l’attaccante del Napoli. Trequartista dinamico, che può anche lavorare sulle fasce, il giovane georgiano del 2005 ha velocemente scalato le gerarchie nel suo club, la Dinamo Tbilisi, che ha dato i “natali” calcistici anche a Kvaratskhelia.

Sta crescendo sotto l’ala protettrice del suo allenatore in nazionale, Willy Sagnol, che punta la qualificazione all’Europeo 2024. Intanto, è finito nel radar degli scout europei, che con i loro report hanno convinto il Bayern Monaco a portarlo in Germania. Dall’estate prossima comincerà in seconda squadra, che milita nella Regionalliga bavarese, per acquisire esperienza e, perché no, magari venire convocato in prima squadra.

Antonio Nusa

Un altro talento molto interessante proviene dalla Norvegia, già patria di promesse più o meno consolidate, su tutte Erling Haaland e Martin Ødegaard. Di origini nigeriane, Antonio Nusa sembra volersi inserire nella nascente generazione d’oro che si sta formando nel Paese scandinavo.

Il suo ruolo naturale è quello di ala sinistra, anche se può svariare su tutto il fronte d’attacco. Esploso nello Stabæk, club di Eliteserien norvegese, è stato acquistato dal Club Bruges nell’estate del 2021.  Sta lentamente scalando le gerarchie della squadra belga, ispirandosi ad un grande modello, Neymar. Fa del dribbling in velocità la sua caratteristica principale. I risultati della sua tecnica si notano anche ad altissimi livelli, dato che si è fatto vedere nella clamorosa vittoria in Champions League per 0-4 in casa del Porto. Nusa segnando la quarta rete è diventato il primo 2005 a fare gol in un match nella massima competizione europea, oltre che esserne diventato il secondo marcatore più giovane della storia.

Non è da escludere un suo futuro approdo nei top club europei. Secondo Sport Mediaset l’Inter, in cerca di talenti “dribblomani“, avrebbe seriamente messo gli occhi su di lui.

Yarek Gasiorowski

Dopo una carrellata di talenti in attacco e a centrocampo, veniamo finalmente a un difensore centrale. Classe 2005, Yarek Gasiorowski è un calciatore spagnolo, di origini polacche da lato paterno. Alto 1,90 metri, di piede sinistro, è un prodotto del vivaio giovanile del Valencia. Nato terzino, è stato accentrato per far valere la sua stazza nella retroguardia, ma mantiene una buona capacità di gestire palla, oltre che un’ottima lettura difensiva. Le prospettive e il talento lo indicano come futuro difensore della nazionale spagnola, che al momento soffre in quel reparto.

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Alejandro Iturbe

La Spagna potrebbe avere il futuro assicurato anche in porta. Alejandro Iturbe è un nome che si aggira da anni ormai sui taccuini degli scout, e l’Atletico Madrid è consapevole del talento che ha in mano.

In casa “Colchoneros” è visto come l’erede di Jan Oblak. Negli ultimi tempi ha disputato un’ottima edizione di UEFA Youth League, arrivando in semifinale insieme alla sua squadra, schiantata poi per 5-0 dai giovani del RB Salisburgo. Si è messo in luce anche nel campionato Primavera spagnolo e ha disputato diverse partite con la seconda squadra dell’Atletico Madrid, nella quarta divisione iberica. I buoni riflessi e l’esplosività sopperiscono ad un’altezza sotto la media rispetto a quella degli altri portieri (1,86 m). Il ragazzo sembra pronto per essere mandato in prestito in giro per la Spagna per acquisire esperienza e un giorno magari riuscire a difendere i pali della prima squadra “rojiblanca“.

Conclusioni

I 6 giovani elencati nella lista sono solo alcuni dei talenti che stanno spuntando in giro per il pianeta. Nonostante i grandi del passato recente siano destinati a tramontare, è evidente come questa nuova generazione di calciatori si stia formando per farli rimpiangere il meno possibile. O, perché no, anche per andare oltre ai record fissati.

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