di Redazione Network NCI
Secondo quanto riportato da World of Reel, la produzione del nuovo Superman diretto da James Gunn sarebbe stata tutt’altro che lineare. Pare ci siano state numerose modifiche in corsa, con l’obiettivo di evitare un ulteriore insuccesso per la DC.
Pesante rilavorazione per Superman
Fonti vicine alla produzione rivelano che le proiezioni di prova iniziali abbiano ricevuto un’accoglienza altalenante, spingendo Warner Bros. e i vertici dei DC Studios — tra cui lo stesso James Gunn, Peter Safran e l’amministratore delegato David Zaslav — a rivedere ogni dettaglio del progetto. La preoccupazione sarebbe stata così elevata da portare alla revisione minuziosa del montaggio, con la rimozione silenziosa di uno dei montatori e un conseguente rimaneggiamento della struttura narrativa.
La prima versione del film, descritta come più leggera e intrisa di umorismo, non avrebbe soddisfatto i dirigenti, inducendoli a tagliare molte sequenze comiche per adottare un tono più serio. Questa scelta ha comportato anche una riduzione della durata complessiva: circa 25 minuti di materiale sono stati eliminati, dando al prodotto finale un ritmo più serrato.
Oltre al montaggio, anche il comparto musicale ha subito un’importante revisione. Un secondo compositore è stato ingaggiato per intervenire sulla colonna sonora, contribuendo a quella che fonti interne definiscono una “leggera correzione di rotta“. Alcune sequenze chiave sono state riorganizzate, mentre riprese aggiuntive hanno introdotto nuove scene minori, nel tentativo di rendere il film più coeso e accattivante.
La buona volontà della produzione
Questi interventi, sebbene indicativi di una produzione problematica, riflettono anche un impegno serio da parte dello studio a consegnare al pubblico un cinecomic degno di rilanciare il nuovo Universo DC. Superman rappresenta infatti il primo grande tassello del piano di rinnovamento del franchise, e i recenti cambiamenti dimostrano quanto la produzione non possa e non voglia sbagliare, dopo gli ultimi fallimenti.
L’ultima proiezione di prova è attesa proprio questa settimana, e sarà decisiva per valutare se le modifiche attuate abbiano sortito l’effetto sperato. Nel frattempo, pare che il film sarà il reboot più breve dell’Uomo d’Acciaio degli ultimi 38 anni, con una durata complessiva, secondo i rumor, di 122 minuti. Non ci resta che attendere l’uscita del film il 9 luglio per valutare se le recenti modifiche abbiano funzionato o meno.
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Articolo di Mattia Rea
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