Accade a Syracuse, New York, dove quattro agenti di polizia hanno arrestato un bambino di 10 anni. Il motivo? Pare che il piccolo abbia rubato un sacchetto di patatine. Un passante, vedendo la scena, l’ha documentata facendo un video, rimarcando per l’ennesima volta l’uso eccessivo della forza delle forze di polizia statunitensi.
In quattro contro uno. Ben quattro agenti in divisa si sono scagliati addosso ad un bambino di 10 anni, colpevole di aver preso una busta di patatine senza pagarla e di aver negato, di fronte alle forze dell’ordine, di averlo fatto. Il video di quanto avvenuto è stato poi fatto circolare sulle varie piattaforme social, tanto da spingere il Dipartimento di Syracuse a rilasciare una nota ufficiale nella quale si comunica che inizierà un’indagine a riguardo. “Siamo a conoscenza di un video condiviso sui social media che coinvolge alcuni dei nostri ufficiali e dei giovani accusati di aver rubato da un negozio nella parte nord della città. L’incidente, comprese le azioni degli agenti e le telecamere indossate sul corpo, sono in corso di analisi“.
Le immagini sono chiare, catturate in pieno giorno. Quattro agenti urlano e bloccano un bambino afroamericano, lo prendono e lo trascinano verso l’auto, con le mani dietro la schiena. Il passante prova ad intervenire, mentre riprende la scena urla “Che cosa state facendo? Lasciatelo andare!“. Uno degli agenti gli risponde di provare ad indovinare. “Mi sembra un bambino, non so cosa state facendo. Quindi, cosa sta succedendo?” continua a chiedere. In quel momento un altro agente risponde “Sta rubando. Se venisse dentro casa tua…“.
Ma l’improvvisato videomaker non demorde. “Che cosa ha rubato? Per un sacchetto di patatine non puoi trattarlo come un criminale a sangue freddo“. Le sue parole non toccano minimamente gli agenti, tanto che uno replica “Continua a camminare amico, non sai nemmeno di cosa stai parlando“. L’azione non si ferma nemmeno quando il passante propone di pagare lui ciò che il bimbo aveva rubato e di poter quindi chiudere così la faccenda. La questione pare però riguardare più l’onore leso dei poliziotti, che il piccolo furto in sé. “Ci ha presi per il cul* come se fosse un uomo adulto e ha anche detto che non era stato lui!” ha affermato uno dei poliziotti.
Come se la bugia di un bambino, detta in un momento di difficoltà, potesse davvero essere una mancanza di rispetto nei loro confronti. Le immagini finiscono con il ragazzino che viene fatto sedere in auto, mentre piange tra umiliazione e paura. Poteva decisamente concludersi in un altro modo, magari con una tirata d’orecchie da parte della sua famiglia. Ma si sa, in USA bisogna fare le cose in grande… anche quando non serve.
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