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Studenti universitari vincono al lotto grazie all’intelligenza artificiale!

di Redazione NCI

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Tre studenti dell’Università del Salento hanno centrato una vincita complessiva di circa 50mila euro al Lotto grazie a un sistema basato sull’intelligenza artificiale. La loro intuizione ha combinato analisi matematica e statistica per individuare schemi nelle estrazioni, ma il merito non è stato solo della tecnologia. Un suggerimento del titolare della ricevitoria dove hanno giocato si è rivelato decisivo per il successo.

L’idea e la doppia vincita

I tre universitari salentini, specializzati in Matematica e Fisica, hanno sviluppato un algoritmo capace di analizzare i dati storici delle estrazioni, cercando di individuare eventuali ricorrenze nei numeri vincenti. Dopo aver messo a punto il sistema, hanno effettuato una prima giocata, che ha fruttato loro circa 4.500 euro. Forte di questo risultato, il gruppo ha affinato la strategia, puntando su più combinazioni distribuite su diversi biglietti, arrivando così a una seconda vincita di circa 43mila euro.

Un fattore chiave è stato il consiglio del titolare della ricevitoria di Monteroni dove i ragazzi hanno giocato. Inizialmente, gli studenti si erano concentrati sui cosiddetti numeri ritardatari, quelli che non escono da molto tempo. L’uomo, però, ha suggerito loro un approccio diverso: considerare i numeri che vengono estratti con maggiore frequenza. Seguendo questa intuizione, il gruppo ha adattato il proprio algoritmo, ottenendo il colpo vincente.

Prevedere i numeri è davvero possibile?

Nonostante il successo, resta il dubbio su quanto l’intelligenza artificiale possa realmente prevedere i numeri del Lotto. Gli esperti sottolineano che le estrazioni sono eventi indipendenti e casuali, il che rende impossibile anticiparne l’esito con certezza. Gli stessi studenti lo ammettono: “Sappiamo bene che il Lotto è un gioco di pura casualità, ma volevamo capire se fosse possibile individuare qualche tendenza utile”, come riportato da La Repubblica. L’esperimento, quindi, più che dimostrare l’esistenza di un metodo infallibile, ha confermato il fascino dell’intelligenza artificiale, e, almeno in questo caso, la loro curiosità è stata ben ricompensata.

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Articolo di Cristoforo Candela

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