di Matteo Cividini

Nella giornata di mercoledì 3 luglio lo Stromboli ha iniziato un’attività vulcanica più intensa del solito, formando una nube di cenere e una colata lavica. La situazione è costantemente monitorata sin dai primi momenti, ma la colata ha raggiunto la costa. Per questo nella serata del 4 luglio è stato disposto l’innalzamento del livello di allarme, come riporta SkyTg 24. 

Eruzione Stromboli, deciso l’innalzamento del livello di allerta da arancione a rosso

Dopo la nube di cenere e la colata lavica lavica che si sono sviluppate durante la giornata del 3 luglio, è stato deciso di portare lo stato di allerta da arancione a rosso, e di continuare a monitorare la situazione. Nel pomeriggio, poco dopo le 16:00, l’istituto  nazionale di geofisica e vulcanologia aveva dato comunicazione di una colonna di cenere di circa due chilometri. Inoltre era stato notato un repentino incremento dell’ampiezza del segnale sismico. Il flusso lavico proveniente dal vulcano ha poi raggiunto le linea di costa dopo essersi propagato lungo la Sciara del Fuoco. Per questi motivi nella serata del 4 luglio è stato disposto l’innalzamento del livello di allerta. Si è passati da un’allerta arancione a rossa. L’allerta però era già stata cambiata già il 25 giugno, quando si era deciso di passare per via dell’attività vulcanica, dal livello giallo a quello arancione.

Le valutazioni sulla pericolosità provenienti dal Cnr-Irea, le università di Firenze, Palermo, Pisa, Torino e l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, hanno portato alla decisione. A spiegare il motivo è stata la Protezione civile in una nota. La decisione: “È stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i centri di competenza e il dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana”. Anche il sindaco di Lipari ha partecipato alla riunione. Sono state disposte delle misure precauzionali per tutelare le persone attualmente presenti sull’isola.

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