di Erik Veronese
Il 27 luglio 2022, il Ministero indonesiano delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione, noto come Kominfo, ha bloccato numerosi siti internet e servizi online come Yahoo, Steam e PayPal. In linea con quanto stabilito dalle serie di leggi note come MR5, emanate nel 2020, e MR10, emesse nel 2021, tutti i siti web che non si sono iscritti al registro nazionale dei Private Electronic System Providers entro la data prescritta sono stati bloccati. In Indonesia, quindi, i cittadini non possono più accedere a molte piattaforme tra cui, oltre quelle già citate, Epic Games Store, EA, Nintendo Online e Ubisoft.
Cosa sta succedendo a Steam in Indonesia?
Come riportato da Kotaku, Giacarta ha reso inaccessibili i siti web e i servizi che non si sono registrati alle “leggi sul controllo di Internet”. L’esecutivo, attraverso i due regolamenti, imponeva alle compagnie la registrazione ai database governativi, in modo da non incappare in restrizioni sul territorio nazionale. Le leggi emanate tra il 2020 e il 2021 permettono alle autorità governative di accedere ai dati di ogni utente registrato sulle piattaforme. Inoltre, il Governo ha il potere di censurare i contenuti considerati non adatti e illegali o che minerebbero “l’ordine pubblico”. Nel caso in cui venissero individuati dei contenuti illegali, le aziende avrebbero un tempo molto limitato per rimuoverli. Di norma le società dispongono di 24 ore per rimuovere il materiale non adatto, tuttavia se la rimozione fosse considerata “urgente” le compagnie dovrebbero agire entro 4 ore.
Come riportato nel comunicato stampa del Kominfo, sono stati registrati al Private Electronic System Providers più di novemila sistemi elettronici. Il Ministero indonesiano fa inoltre sapere di aver chiesto aiuto all’ambasciata statunitense per comunicare con PayPal. La piattaforma di pagamento online, infatti, non avrebbe risposto a Giacarta in merito alla questione. PayPal e altre piattaforme simili rimarranno comunque accessibili per un periodo di tempo limitato, in modo da permettere ai cittadini di spostare il loro denaro.
Il report dell’Electronic Frontier Foundetion
Steam, Yahoo e altri servizi hanno deciso di non omologarsi al controverso sistema di leggi, tuttavia altre piattaforme ed aziende come Google e Riot Games si sono registrate ai database governativi, rimanendo così accessibili. I regolamenti MR5 e MR10 hanno ovviamente fatto discutere e, mentre i cittadini indonesiani cercano di aggirare il sistema attraverso VPN, un report dell’Electronic Frontier Foundetion sottolinea come queste leggi ledano i diritti umani. Il report, che risale al 2021, evidenzia come il Kominfo voglia rafforzare la presenza governativa sui contenuti digitali e sui dati degli utenti; inoltre, queste leggi rappresentano una grande minaccia per la libertà d’espressione.
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