Star Wars e Quantic Dream, un binomio ideale per tutti coloro che, impazientemente, attendono il nuovo spin-off del kolossal ideato da George Lucas. Ma Quantic Dream e le lunghe attese, sono anche un binomio agghiacciante per tutti gli amanti della casa di sviluppo fondata da David Cage.
Triste a dirsi, ma tutti gli appassionati sostenitori del team che ci ha regalato opere del calibro di Beyond: Two Souls, o il più recente Detroit: Become Human lo sanno. Aspettare, attendere, restare in paziente e composta attesa sono azioni imprescindibili. Sono condizioni di esistenza se si vuole restare vivi amanti di Quantic Dream. La software house francese è un fiore, un frutto dolcissimo, questo è innegabile. Ma è necessario attendere per poterne gustare il sapore, matura infatti molto tardi.
Star Wars Eclipse, un titolo leggendario, un progetto capace di far tremare il cuore di milioni e milioni di fan ci è stato annunciato trionfalmente ai The Game Awards 2021. Un sensazionale filmato in CGI ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta, è stato impossibile restare indifferenti a tanta bellezza. Il cuore di ogni vero fan di Star Wars ha saltato un battito, la mente non ha fatto che gridare una cosa ed una sola: lo voglio!
Ma questa è una storia amara. Il noto leaker Tom Henderson ha sussurrato ciò che mai avremmo voluto sentire. I giocatori dovranno attendere ancora a lungo. Star Wars Eclipse è, di fatto, il primo importante salto nel mondo degli MMO per Quantic Dream. Questo significa che il titolo comporterà una mole di informazioni enorme da processare. Infatti, i Massive Multyplayer Online games sono per definizione videogiochi immensi, la vastità della mappa, la grandezza degli ambienti da renderizzare, il numero di creature presenti a schermo. Letteralmente un’universo intero da caricare e rendere vivo.
Per riuscire a gestire un quantitativo di dati simile è necessario disporre di un engine roccioso, potente, fluido. Proprio l’engine che manca a Quantic Dream. Attualmente il team di sviluppo si troverebbe completamente privo di un motore di gioco all’altezza di una sfida del genere, una simile mancanza andrebbe a giustificare il dolorosissimo rimando al 2027. Cinque anni sono tanti, cinque anni fanno male, parecchio. Però…
Se un’attesa di 1825 giorni è il prezzo da pagare per poter toccare con mano Star Wars Eclipse al meglio della sua forma, siamo sicuri che tutti attenderemo con pazienza e fiducia. Peggio sarebbe poter giocare l’anno prossimo sì, ma ad una versione buggata e vergognosa di un titolo nato prematuro e zoppo. Siamo davanti ad una IP con un immenso potenziale, vederlo crollare sotto il peso della fretta sarebbe un dolore insopportabile.
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di Vincenzo Del Bello
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