Tra il 13 e il 20 Aprile la Juventus si giocherà un’intera stagione: con un Napoli apparentemente imprendibile in Serie A, l’esito della stagione bianconera dipenderà strettamente dal risultato di questa doppia sfida di Europa League. Ai quarti di finale della competizione la Juventus incontrerà lo Sporting Lisbona, attualmente 4° in Liga Portugal. Dopo la sfortunata eliminazione dalla Champions League ai gironi e l’incredibile passaggio del turno contro l’Arsenal 1° in Inghilterra, i biancoverdi sono pronti a questa nuova doppia sfida. In questo articolo cerchiamo di analizzare chi si contenderà con i bianconeri l’accesso alla semifinale di Europa League.
Partendo dal reparto difensivo, ciò che ci si presenta davanti è un miscuglio eterogeneo di profili esperti e di profili giovani che vanno a comporre la 3° miglior difesa della Liga Portugal. Escludendo le coppe europee, sono 4 i clean sheet dei biancoverdi nelle ultime 5 di campionato.
La porta è blindata da Adàn, 35enne spagnolo che in stagione ha già collezionato 14 reti inviolate tra Campionato e Coppe. Piccolo fun fact: il 2° di Adàn, Franco Israel, è in prestito allo Sporting proprio dalla Juventus Next Gen e, nonostante abbia solo 3 presenze, è riuscito già a blindare la porta per una prima volta.
Davanti al numero 1 dei biancoverdi, Ruben Amorim, attuale tecnico dello Sporting, schiera solitamente una difesa a 3. I titolari sono Sebastian Coates, 32enne uruguagio con un importante trascorso al Liverpool e attualmente capitano della compagine biancoverde, Gonçalo Inacio, 21enne proveniente dai settori giovanili dello Sporting, e Jerry St.Juste, 26enne olandese in prestito dal Mainz. Accanto a questi profili di grandissimo spessore troviamo Luis Neto e Ousmane Diomande a completare il reparto. Quest’ultimo, un 2003 di proprietà del Midtjylland, nonostante sia arrivato in Portogallo solo a gennaio in prestito, appare già come un interessante profilo per il prossimo futuro biancoverde.
Nell’usuale centrocampo a 4 schierato dal tecnico portoghese, trovano solitamente spazio sull’out due esterni piuttosto difensivi. A sinistra solitamente troviamo Matheus Reis, 28 enne brasiliano con scarse doti realizzative ma in grado di dare stabilità difensiva alla compagine. Sull’out opposto figura da diverso tempo tra i titolari Ricardo Esgaio, 29enne portoghese anche lui piuttosto votato alla difesa più che all’attacco. Di tutt’altra pasta è invece fatto un altro esterno di sinistra recentemente rientrato diverse volte tra i titolari, Nuno Santos. Il 28enne lusitano è praticamente un’ala arretrata, capace di mettere a referto ben 8 gol e 5 assist in stagione.
A partire proprio da uno dei centrocampisti centrali, che propriamente centrocampista non è, si inizia ad intravedere la vera filosofia di gioco dello Sporting. Si tratta ovviamente di Pedro Gonçalves, 24enne portoghese che, nonostante venga spesso schierato nella posizione di centrocampista centrale, è il bomber della squadra con 18 gol e 11 assist. Praticamente un Joao Mario 2.0: centrocampista di inserimento, rigorista e pericolo n°1 per la difesa bianconera. Solo in alcune occasioni gioca nel tridente offensivo; in particolare quando in mezzo al campo viene schierato il giapponese Morita, autorevole interprete del ruolo e autore di 5 gol e 1 assist. Imprescindibile per qualità e quantità il 21enne uruguagio Manuel Ugarte, praticamente sempre titolare nel centrocampo di Amorim.
Per quanto riguarda il reparto offensivo dello Sporting, spesso il tecnico lusitano opta per un attacco a 3. Sull’out di sinistra c’è Francisco Trincao, 23enne ancora di proprietà del Barcellona che in estate verrà riscattato dal club portoghese. 12 gol e 3 assist in stagione con una tripletta firmata nell’ultima partita di campionato (V 3-4 vs Casa Pia). Sulla fascia opposta c’è Marcus Edwards, 24enne inglese che, in stagione, ha messo a referto 11 gol e 7 assist.
I problemi sorgono però sul ruolo di centravanti. L’interprete naturale spesso schierato da Amorim in quel ruolo è Paulinho, 30enne portoghese preziosissimo per la compagine e autore di 15 gol e 5 assist in tutte le competizioni. Parliamo di problemi nel ruolo di centravanti poiché tutt’ora Paulinho risulta infortunato ed è in forte dubbio per la sfida di giovedì contro la Juve. L’unico sostituto della punta centrale è Youssef Chermiti, 2004 lusitano entrato in prima squadra solo a gennaio di quest’anno. Vedremo se l’esperienza accumulata in questi 4 mesi di calcio professionistico sarà sufficiente per Chermiti nell’affrontare i 3 difensori brasiliani bianconeri.
Principalmente il motivo è uno e uno solo: arrivati a questa fase della competizione, di squadre cuscinetto non ce ne sono più. Ci potrà magari essere una disparità sul livello tecnico (e comunque non nel caso dello Sporting), ma di partite scontate difficilmente ne vedremo altre in una competizione agguerrita come l’ EL di quest’anno. In secondo luogo, per capire di che squadra stiamo parlando, basti pensare che agli ottavi di finale lo Sporting non affrontava una squadra qualunque: l’avversario dei portoghesi era l’Arsenal, 1° nel campionato più competitivo d’Europa e del mondo, la Premier League. Dopo due sfide soffertissime, i lusitani si sono imposti ai rigori in seguito all’errore dal dischetto di Gabriel Martinelli.
Inoltre, sappiamo di certo come le portoghesi siano un vero e proprio incubo per la Juventus. Dall’anno del ritorno in Serie A (2008-09), il bilancio dei bianconeri contro le squadre lusitane è a dir poco tragico. 41% di vittorie negli scontri contro Benfica, Porto e Sporting (0% Benfica, 50% Sporting, 75% Porto). Possiamo certamente dire come il bilancio contro la città di Lisbona e quella di Oporto non sorrida alla Juve. Ancora peggio se consideriamo le sfide disputate in territorio portoghese: il bilancio scende al 16% di vittorie (50% Porto, 0% Sporting e Benfica).
I tifosi bianconeri sicuramente ricorderanno la scellerata sconfitta del 2014 al Da Luz contro il Benfica in semifinale proprio di EL che poi li ha condannati all’assistere da spettatori alla finale casalinga. A Torino tuttavia i lusitani si dovettero arrendere al Siviglia ai calci di rigore. Tornando a tempi più recenti, la maledizione portoghese della Juventus possiamo ricondurla agli ottavi della Champions 20-21, dove i bianconeri si arresero al Porto in seguito a due partite piene di emozioni, disputatesi però a porte chiuse e terminate sul punteggio di 4-4: il turno lo passò il Porto per i gol segnati fuoricasa.
Lo Sporting è l’unica squadra portoghese contro cui la Juve non ha mai perso a partire dall’anno della risalita in Serie A: 1 pareggio e 1 vittoria (casalinga) contro i biancoverdi nella fase ai gironi della Champions 2017-18. Chissà se la compagine di Amorim riuscirà a far proseguire “The Portoguese curse” contro Allegri, e chissà se questi ultimi riusciranno a rimanere imbattuti almeno contro i biancoverdi e a proseguire il cammino in EL.
Il campo parlerà tra il 13 e il 20 Aprile e, solo allora, potremo effettivamente capire chi prevarrà tra Juventus e Sporting Lisbona. Intanto, se volete continuare a rimanere aggiornati su tutte le news riguardanti il mondo del calcio, continuate a seguire Nasce, Cresce, Calcia!
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