Grilletto di fucile (@Shutterstock)
Sparatoria in Russia: una ragazza, armata di fucile, ha aperto il fuoco sui suoi compagni uccidendone 1 e ferendone 5, per poi suicidarsi.
In un tragico episodio avvenuto in una scuola di Bryansk, Russia, una adolescente di 14 anni ha scatenato una sparatoria, utilizzando un fucile rubato al padre, con conseguenze devastanti. La studentessa ha aperto il fuoco all’interno dell’istituto, causando la morte di un compagno di classe e successivamente togliendosi la vita. L’adolescente era armata di un fucile da caccia, e le autorità locali hanno riferito che la studentessa ha mirato ai suoi compagni di classe, provocando il ferimento di almeno cinque adolescenti, ora ricoverati in ospedale.
La città di Bryansk, capoluogo della sua omonima regione situata nella parte occidentale della Federazione russa, al confine con l’Ucraina, si trova ora ad affrontare le tristi conseguenze di questo drammatico evento. La comunità è scossa e sconcertata, mentre uno dei feriti lotta per la vita in condizioni serie, secondo quanto riferito dall’agenzia russa di Stato Ria Novosti.
Vi sono immagini e video di alcuni studenti terrorizzati, rifugiati dietro le porte barricate con banchi e sedie rovesciati nel tentativo di proteggersi dagli spari della giovane studentessa. L’angoscia e la paura si sono diffuse tra i presenti durante la sparatoria, evidenziando l’urgenza di affrontare il tema della sicurezza nelle istituzioni educative.
Il padre della ragazza è stato sottoposto a interrogatorio come testimone, poiché gli investigatori stanno cercando di comprendere come la figlia abbia avuto accesso all’arma. Questo tragico episodio solleva interrogativi molto significativi sulla custodia e sicurezza delle armi da fuoco nelle abitazioni.
Le sparatorie mortali stanno diventando sempre più frequenti in Russia, in risposta a questa crescente preoccupazione, il presidente Vladimir Putin ha già intensificato la legislazione sul porto di armi. Episodi precedenti, come la sparatoria a Izhevsk nel settembre 2022 e l’attacco a una scuola a Kazan nel 2021, evidenziano l’importanza di affrontare con decisione la tematica della sicurezza nelle istituzioni educative e di promuovere una cultura di responsabilità nell’uso delle armi.
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