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Sottomarino affonda nel Mar Rosso, 9 feriti e almeno 6 morti tra i passeggeri

di Redazione NCI

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Questa mattina in Egitto, intorno alle ore 10:00 locali, un sottomarino della compagnia Sindbad è affondato a circa 1 km dal porto di Hurgada, nel Mar Rosso. Ancora ignote le cause, ma per certo l’incidente ha causato numerosi feriti e si contano almeno 6 morti. Di seguito i dettagli riportati da TGCOM24.

I passeggeri e il sottomarino

I passeggeri a bordo del sottomarino erano in totale 45, tutti cittadini russi, alcuni dei quali anche minorenni. A confermarlo lo stesso console russo presso Hurgada, Viktor Voyopayev. Il sottomarino, nello specifico, era dotato di 44 posti per i passeggeri provvisti di un oblò per osservare l’ambiente sottomarino circostante e di 2 posti per il personale. Non si hanno tuttavia notizie aggiuntive circa il modello del mezzo. Al momento è noto soltanto, come già detto, che si trattava di un sottomarino appartenente alla compagnia Sindbad. Quest’ultima, infatti, organizzava già da qualche anno escursioni in Egitto al largo di Hurgada, nel Mar Rosso. L’itinerario del mezzo coinvolto nell’incidente, nello specifico, prevedeva un’immersione fino a 25 metri di profondità per ammirare 500 metri di barriera corallina. Sindbad, inoltre, è riconosciuta nel campo delle immersioni per essere proprietaria di 2 degli unici 14 sottomarini da diporto esistenti al mondo.

I dettagli dell’incidente

Il tragico incidente è accaduto intorno alle ore 10:00 locali, a 1 km di distanza dal porto di Hurgada. Dei 45 passeggeri a bordo, 22 sono state portate in salvo in strutture alberghiere nelle vicinanze. 9 i feriti, di cui 4 in condizioni gravi, trasportati invece negli ospedali della zona. Per quanto riguarda il totale delle vittime, non si ha ancora un numero preciso, ma dalle prime ricostruzioni si contano almeno 6 morti. Le cause, dell’incidente, tuttavia, sono ancora ignote. Come detto precedentemente, non avendo a disposizione ulteriori dettagli sul modello specifico del sottomarino, ad oggi non si può escludere l’ipotesi di un guasto tecnico. Sarà compito delle autorità competenti, dunque, chiarire questo aspetto indispensabile per poter far luce sulla dinamica dell’accaduto.

Articolo di Giorgio Cantone

 

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