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Siviglia: anatomia della “proprietaria” della nuova Coppa UEFA

di Giorgio Capoccello

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L’ostacolo che divide la Juventus dal ritorno in una finale europea dopo Cardiff 2017 ha un nome ben preciso, e si chiama Siviglia. Affrontare Los Palagansas per gli uomini di Allegri sarà tutt’altro che una passeggiata, data anche la competizione che farà da sfondo ai match. Da quando la ormai ex Coppa UEFA si chiama Europa League (2009) il Siviglia ne ha vinte ben 4, più di ogni altra squadra. A meno di un decennio dal primo trionfo (2013/14) avvenuto proprio allo Juventus Stadium di Torino, gli iberici proveranno a prendersi la 5° coppa quest’anno.
Dopo aver eliminato il Manchester United con un’andata piuttosto rocambolesca, i biancorossi si preparano ad affrontare il match di ritorno contro la Juventus. Dopo il primo turno terminato per 1-1, il discorso qualificazione sembra ancora aperto per entrambe: il tutto si deciderà questa sera al Ramon Sanchez Pizjuan. In questo articolo andiamo a vedere come si compone la rosa di questo Siviglia che crede fortemente in un ritorno alla vittoria europea, dopo l’ultimo conseguito contro l’Inter in finale di EL nella stagione 19/20.

Siviglia 22/23: nuovamente sul tetto d’Europa?

La difesa: in porta una sicurezza, linea a 4 ormai collaudata per Mendilibar

La rosa del Siviglia si apre con due eccellenze nel ruolo di portiere: Yassine Bonou come titolare e, come suo secondo, Marko Dmitrović. Per il primo non sono necessarie presentazioni: dopo le prestazioni monstre con il suo Marocco a Qatar 2022, la sua nomea di portiere formidabile non è nuova quasi a nessuno. Al contrario, il nome di Dmitrović non è mai stato particolarmente popolare. Tuttavia, un portiere capace di mantenere la porta inviolata per 12 volte su 21 chance totali non è assolutamente da sottovalutare.

Passando al reparto difensivo, tra le fila dei biancorossi si riconoscono sia profili esperti che nuove leve ormai pronte per il grande salto europeo. Lo storico capitano della squadra è Jesus Navas, al Siviglia dal 2004 (esclusa una parentesi inglese al City di 4 stagioni), oramai uomo simbolo della compagine. Nelle gerarchie ha dietro di sé una vecchia conoscenza della Serie A: Alex Telles, in prestito dallo United. Accanto a Navas, Mendilibar, allenatore della compagine,  schiera solitamente una difesa a 4, in cui l’out opposto a quello di Navas viene occupato da 2 argentini. Il titolare è Marcos Acuna, esperto laterale dell’Albiceleste accompagnato da Gonzalo Montiel, ricordato da molti per il rigore decisivo segnato a Qatar 2022.
Al centro della difesa spesso figura Marcao, 26enne brasiliano appena rientrato da un brutto infortunio muscolare ma che rischia di non esserci questa sera per una ricaduta. Accanto a lui uno tra Rekik e Bade, protagonista dell’episodio che ha destato tanto scandalo nella gara d’andata. Il reparto difensivo viene chiuso da Nianzou, 20enne francese arrivato in questa stagione in Spagna per 16 milioni dal Bayern Monaco e che ha già fatto vedere sprazzi di un talento ancora in parte inespresso.

Il centrocampo: esperienza pura per una nuova Europa League!

In mezzo al campo gli uomini a disposizione di Mendilibar sono tutti profili con una profondissima esperienza, europea e non. Come non partire da Ivan Rakitic, tornato al Siviglia dopo 6 gloriosi anni di Barcellona. Il 35enne croato è pronto a gestire il centrocampo e illuminare come oramai lo vediamo fare da anni e anni. Dietro di lui figurano spesso Fernando e Gudelj, entrambi centrocampisti abilissimi nello spezzare il gioco avversario e nell’impostazione in ripartenza. Proprio da loro, e ovviamente da Rakitic, potrebbero partire i lanci più insidiosi per la difesa bianconera. Da loro e da un’altra vecchia conoscenza della Serie A: piuttosto indietro a Rakitic nelle gerarchie c’è anche il Papu Gomez, non nuovo a scorribande nella difesa juventina. A coprire le spalle ai profili sopracitati troviamo altri giocatori di grande intensità, come Oliver Torres e Joan Jordan.

L’attacco: pochi ma buoni, 6 uomini del Siviglia da tenere d’occhio

La formazione tipo del Siviglia prevede inoltre un attacco a 3, dominato dai quasi 190 cm di Youssef En-Nesyri, bomber marocchino con 18 gol in stagione. Proprio lui l’autore del gol che all’andata aveva mandato il Siviglia in vantaggio all’Allianz Stadium. Probabilmente proprio da lui passerà la buona riuscita della manovra offensiva del Siviglia. Alcune volte gli viene affiancato Rafa Mir, 25enne spagnolo dotato di un talento cristallino che ha anche segnato nell’ultima vittoria in campionato per 3-0 contro il Valladolid.
Ai lati della punta centrale ancora tanta esperienza per il Siviglia e Mendilibar. Sull’out di sinistra figura Lucas Ocampos, 28enne argentino in un grande stato di forma per g/a ma che è uscito acciaccato da un problema muscolare nella sfida di andata. Piuttosto indietro nelle gerarchie Bryan Gil, anche lui dotato di gran talento ancora inespresso. Dall’altra parte c’è Suso, che ritornerà contro una squadra italiana dopo l’addio al Milan nel 2020, che spesso si alterna con Erik Lamela: anche per lui potremmo parlare di potenziale rimasto inespresso. Il ragazzo faceva infatti ben promettere dopo i 15 gol realizzati con la Roma nella stagione 12/13.

Così si presenta il Siviglia all’odierna sfida di EL contro la Juventus. Vedremo nelle prossime ore se i biancorossi si riconfermeranno i reali proprietari della competizione, o se sarà invece la Juve a tornare laddove (non esattamente…) non era riuscita a vincere nelle stagioni 14/15 e 16/17. La parola ora passa al campo, che vinca il migliore!

Questo era ciò che c’è da sapere sul Siviglia 22/23, prossimo avversario degli uomini di Allegri in EL. Se, intanto che si aspetta il verdetto dalle sfide di andata e ritorno, volete continuare a rimanere aggiornati su tutte le news riguardanti il mondo del calcio, continuate a seguire Nasce, Cresce, Calcia!

 

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